Ormai non si tratta più neanche dell'ennesimo giro di vite ma piuttosto di una chiara forma di persecuzione: l'ultima prodezza dei talebani è stata impedire di lasciare il Paese a decine di ragazze afghane che volevano andare negli Emirati Arabi per studiare. Si tratta di ragazze che per poter frequentare l'Università di Dubai avevano ottenuto una borsa di studio da uno sponsor miliardario emiratino, Khalaf Ahmad al Habtoor, esponente dell'elite politica e finanziaria degli Emirati. La borsa di studio, riferisce la Bbc, è stata ottenuta da un centinaio di ragazze afghane ma ad almeno 60 di loro è stato vietato di lasciare l'aeroporto di Kabul il mese scorso. «Dopo che i talebani hanno chiuso le università femminili, la mia unica speranza era ottenere una borsa di studio che mi aiutasse a studiare all'estero», ha raccontato Natkai, studentessa afghana di 20 anni il cui nome è stato cambiato per motivi di sicurezza. «Quando i funzionari talebani hanno visto i nostri biglietti e i nostri visti studenteschi, hanno detto che alle ragazze non è permesso lasciare l'Afghanistan con quei documenti». Da quando sono tornati al potere nel 2021, i talebani hanno imposto alle donne non solo il divieto di accedere all'istruzione superiore, ma anche di lavorare per le Ong e di accedere a molti spazi pubblici, al Parco Nazionale Band-e-Amir, che era noto per aver impiegato le prime ranger donne del Paese. Ora alle donne non sarà nemmeno permesso di visitarlo.
E oltre al fatto che all'aperto devono indossare il burqa, in modo da rivelare solo gli occhi, i talebani nella provincia nord-occidentale di Herat hanno vietato alle donne anche di accedere ai ristoranti con giardini o spazi verdi, mentre dallo scorso novembre in tutto il Paese non posso più frequentare palestre e piscine.
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