Bruxelles sotto attacco

Terrorismo, il piano di Renzi: "Serve un investimento nelle periferie"

Il premier vede i capigruppo dopo gli attentati di Bruxelles: "Non ci sono minacce specifiche, ma tutte le misure sono in campo". E propone: "Serve un gigantesco investimento in cultura"

Terrorismo, il piano di Renzi: "Serve un investimento nelle periferie"

"Abbiamo come tutti i partner messo in campo tutte le misure di sicurezza necessarie, anche se non risulta ad ora una minaccia specifica in Italia". Dopo i sanguinari attentati islamisti che hanno messo in ginocchio Bruxelles, Matteo Renzi convoca a Palazzo Chigi i capigruppo di maggioranza e opposizione. L'imput del premier è di reagire compatti all'ennesimo attacco jihadista che, ancora una volta, ha messo a nudo tutta la vulnerabilità dei sistemi di sicurezza dei Paesi dell'Unione europea. "Occorre stringere sui meccanismi di intelligence fra i Paesi europei - e non solo, valorizzare Europol, lavorare su una struttura condivisa".

Al vertice partecipano oltre al premier e i capigruppo, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega ai servizi Marco Minniti e il segretario generale di Palazzo Chigi Paolo Aquilanti. Aprendo la riunione a Palazzo Chigi, Renzi punta a "stringere sui meccanismi di intelligence fra i Paesi europei", valorizzare l'Europol e "lavorare su una struttura condivisa". Quindi propone di mettere "denari veri sulle aree urbane". A fronte degli attacchi islamisti a casa nostra, secondo il presidente del Consiglio, serve "un gigantesco investimento in cultura, sulle periferie urbane". Una sorta di "investimento sociale". "Continuo a pensare che l'aspetto educativo per sconfiggere minacce nate e cresciute in Europa sia fondamentale".

Per Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, la riunione di questa mattina è stata "molta utile e molto costruttiva" perché ha fatto emergere "una volontà assoluta di coesione in questi momenti assolutamente difficili". Certamente ci sono questioni aperte, soprattutto quella economica. Senza crescita economica, senza un vero piano degli investimenti in infrastrutture della sicurezza, della cultura, delle reti, della gestione del fenomeno migratorio, senza crescita il governo rischia di non andare da nessuna parte. "Vorremmo sapere da Renzi, che esprime così grandi propositi, quanti clandestini intende trasportare oggi attraverso la nostra Marina militare in Italia - chiede il senatore Maurizio Gasparri - si predica bene ma si razzola malissimo, organizzando una vera e propria auto invasione". Dal quartier generale della Lega Nord, invece, è arrivato un secco "no" alla formazione di una intelligence europea. "Demandare l'ennesimo potere all'Europa - avvertono i leghisti - è deleterio"

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