Elezioni Regionali 2015

Tilgher in campo per De Luca: "Toni mussoliniani attualissimi"

Imbarazzo a sinistra per l'alleanza col leader del Fronte nazionale. Che sostiene: "Ora il problema è come reagiranno i padroni di Renzi"

Tilgher in campo per De Luca: "Toni mussoliniani attualissimi"

Prima Carlo Aveta, ex esponente de La Destra. Poi Vincenzo De Leo, che a Casal di Principe è segretario del Fronte nazionale. A sostenere Vincenzo De Luca, candidato del Partito democratico nella corsa alla Regione Campania, ci sono anche politici "neri" nostalgici del fascismo e di Benito Mussolini. E a molti della sinistra fanno più orrore questi di altri nomi in lista con il candidato dem che avrebbero stretti rapporti con la camorra. Adriano Tilgher, leader 67enne del Fronte nazionale, non se ne cura e scommette tutto su "Campania in Rete", la lista civica di De Leo in appoggio a De Luca.

"Il Fronte nazionale non è un gruppo di estrema destra, ma solo un partito che cerca di mettere insieme tutti gli italiani a prescindere dal loro passato politico per essere così il partito del popolo", assicura Tilgher in una intervista al Corriere della Sera in cui assicura che quelli mussoliniani sono "discorsi attualissimi". Non la pensa così Nichi Vendola: "Cari amici del Pd, caro Renzi, si può avere come alleato uno che va a rendere omaggio a Predappio sulla tomba del Duce? Come si può mescolare tutto? Cosa diventa la lotta politica, solo l’arrembaggio verso il potere?". Tanto che il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini, in un’intervista al Mattino, invita gli elettori del Pd a non vo votare "certi nomi".

Di queste minacce, però, Tilgher non si cura e tira dritto: "A noi è interessa spaccare gli schemi: vogliamo infrangere, ribellarci, lottare insieme". L'obiettivo è contaminare il Pd in una commistione che, secondo voci vicine a Palazzo Chigi, preoccuperebbe non poco Matteo Renzi. "Il problema non è come reagirà Renzi ma come reagiranno i suoi padroni - spiega Tilgher - quel Renzi è solo un esecutore... prende ordini da chi vuol continuare a trattare, a considerare l’Italia un Paese a sovranità limitata. Noi, invece, vogliamo restituire l’Italia agli italiani".

E per farlo non gli interessa di scendere a patti con la sinistra né con qualche candidato legato alla camorra.

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