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Tillerson smentisce Trump sull'Iran

Per il segretario di Stato l'intesa nucleare "è nell'interesse Usa". Ma è una strategia

Tillerson smentisce Trump sull'Iran

New York - Inaspettato cambio di rotta dell'amministrazione Trump: gli Stati Uniti non vogliono più uscire dall'accordo nucleare con l'Iran. Ad annunciare il dietro-front è il segretario di Stato, Rex Tillerson, la «colomba» della Casa Bianca, che in un'intervista alla Cnn ha preso le distanze dall'offensiva lanciata dal presidente contro la storica intesa del 2015 tra Obama e gli ayatollah iraniani. «Rimanere nell'accordo con l'Iran è nell'interesse degli Stati Uniti; vogliamo lavorare con gli altri firmatari per correggerne i difetti e rafforzarne l'attuazione: il presidente non vuole andare in guerra», ha detto Tillerson ai microfoni della tv. Tre giorni fa, in diretta televisiva dalla Casa Bianca, il tycoon aveva annunciato, con toni duri e minacciosi, che avrebbe cancellato l'accordo firmato da Obama, che diede in cambio all'Iran più di 50 miliardi di dollari «cash» congelati da 37 anni nella banche americane. Trump ha sempre sostenuto, specie in campagna elettorale, che l'accordo nucleare con gli ayatollah è il peggiore di sempre nella storia americana. Trump è un abile negoziatore ed è probabile, come sostengono gli analisti di Washington, che abbia voluto alzare i toni per rinegoziare l'accordo con l'Iran.

«The Donald» fa la parte del «duro», minaccia tuoni e fulmini contro Teheran; mentre Tillerson si è ritagliata la parte della «colomba», che più gli si addice. Sull'argomento, il potente senatore repubblicano Bob Corker, che è entrato in rotta di collisione con Trump con uno scambio reciproco di insulti e minacce, ha detto ieri che il segretario di Stato è «un castrato a capo della politica diplomatica Usa», in quanto Trump lo smentisce spesso e volentieri specie nella politica da adottare per contenere le mire nucleari della Corea del Nord. Durante l'intervista alla Cnn, con ironia Tillerson, fingendo di toccarsi, ha detto: «Ho appena fatto un controllo, sono ancora tutto intero...».

Anche il Segretario alla difesa, il generale a quattro stelle James Mattis, si è schierato ieri con la linea negoziale di Tillerson: «Credo che il presidente Trump sia d'accordo, continuiamo a trattare con l'Iran affinchè rispetti davvero l'accordo di non proliferazione». Che si tratti di un gioco diplomatico, orchestrato dallo stesso Trump lo dimostra la dichiarazione ufficiale dell'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, che precisa: «Penso che adesso ci vedrete restare nell'accordo, perchè la nostra speranza è che possiamo migliorarlo.

Il nostro obiettivo, quello che stiamo dicendo adesso agli alleati e all'Iran con forza, è di non lasciare che il Paese diventi la prossima Corea del Nord, come ha fatto invece l'amministrazione Obama».

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