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Timmothy torna dopo 8 anni "Sequestrato da due uomini". Ma il test del Dna lo smentisce

Il ragazzino scomparso quando aveva 6 anni a Chicago, rispunta nel Kentucky. Però non è lui

Timmothy torna dopo 8 anni "Sequestrato da due uomini". Ma il test del Dna lo smentisce

New York Dopo ventiquattr'ore di attesa e un'indagine a cui hanno preso parte l'Fbi e le autorità locali di diversi stati Usa, è stato il test del Dna a spegnere la speranza della famiglia di Timmothy Pitzen di poterlo riabbracciare.

Quasi otto anni fa Timmothy è uscito dalla sua scuola di Aurora, un sobborgo di Chicago, con la madre Amy: era l'11 maggio 2011 e lui aveva sei anni. È stato visto per l'ultima volta in un parco acquatico del Wisconsin, e tre giorni dopo la donna è stata trovata morta nella stanza di un motel di Rockford, in Illinois. Apparentemente si era tolta la vita, lasciando un biglietto in cui diceva che il figlio era in buone mani, con persone che gli volevano bene, ma il bimbo era sparito. Le sue ricerche hanno tenuto l'America con il fiato sospeso per anni fino a quando, due giorni fa, un teenager in stato confusionale ha incontrato una donna per strada nella cittadina di Newport, in Kentucky, ed è riuscito a chiederle soccorso: «Voglio tornare a casa, per favore, aiutami». Quando sono arrivate le forze dell'ordine, ha detto loro che il suo nome era Timmothy Pitzen, ed era fuggito da due uomini che lo hanno tenuto prigioniero per sette anni. Ha spiegato agli agenti che recentemente è stato rinchiuso in un motel della catena Red Roof Inn in Ohio, poi e' riuscito a scappare a piedi, ha attraversato un ponte che collega Ohio e Kentucky, ed è arrivato a Newport. Ha anche descritto i suoi rapitori, due uomini bianchi con una corporatura massiccia, uno con i capelli neri ricci e un tatuaggio a forma di ragnatela sul collo, l'altro basso e con un tatuaggio a forma di serpente sul braccio. Intanto, è stato effettuato il test del Dna per verificare la sua identità, e al termine di una lunga giornata, è arrivato il risultato: il ragazzo non è Timmothy, che oggi avrebbe 14 anni, ma un giovane almeno ventenne. Ora bisogna capire perché abbia cercato di ingannare le autorità e la famiglia Pitzen. «L'indagine sulla vera identità di questa persona continua - ha scritto su Twitter l'Fbi - Speriamo che Timmothy un giorno possa ricongiungersi ai suoi cari, ma purtroppo quel giorno non è oggi». Il sergente della polizia di Aurora, Bill Rowley, aveva dichiarato che tutti erano «fiduciosi», pur invitando a «essere prudenti».

La nonna di Timmothy, Alana Anderson, si era detta «cautamente ottimista» che il teenager fosse il nipote: «Non abbiamo mai smesso di cercarlo. Ho solo pregato che, quando era abbastanza grande, si ricordasse di noi e ci contattasse». E anche Kara Jacobs, la zia materna del ragazzino, si era lasciata andare alla speranza: «Abbiamo sempre sentito che questo giorno sarebbe arrivato». Un altro dettaglio che sembrava collegare il quattordicenne trovato in Kentucky con il bimbo scomparso in Illinois, come riferiva il Cincinnati Enquirer, era il fatto che il teenager aveva detto alle autorità di essere nato il 18 ottobre 2004, lo stesso giorno del compleanno di Timmothy.

«L'ultima immagine che ho in mente di lui - aveva ricordato il padre, Jim Pitzen, qualche anno fa - è quando l'ho lasciato a scuola quel giorno, e correva per entrare in classe».

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