L'appunto

Il tour sudamericano ​non sfonda sui media

Sei giorni fra Cile, Perù, Colombia e, appunto, Cuba. Resteranno solo le foto pubblicate sul profilo Facebook del premier

Il tour sudamericano ​non sfonda sui media

Di certo resteranno le foto. Ci sono quelle del Diario di bordo dall’America Latina pubblicato sul profilo Facebook del premier. Oltre alla valanga di immagini ad alta definizione riversate quasi in tempo reale sul sito del governo italiano. Per non parlare delle istantanee sapientemente rilanciate su Twitter dall’account del portavoce Filippo Sensi (alias @nomfup), scatti decisamente meno istituzionali e più toccanti. E poi, se tutto va come previsto, ci sarà anche una foto insieme a Fidel Castro ad immortalare il tour in Sudamerica di Matteo Renzi. Sei giorni fra Cile, Perù, Colombia e, appunto, Cuba. Una trasferta a cui il premier tiene molto, con al seguito un numero così nutrito di imprenditori che il fatturato complessivo delle aziende presenti nelle varie tappe si aggira intorno al 10% del nostro Pil.

Eppure, foto a parte e nonostante il considerevole sforzo della rodata macchina della comunicazione renziana, le gesta Oltreoceano del premier faticano a decollare. Parlare di crisi dell’idillio con i media sarebbe troppo, ma di certo qualche intoppo c’è se l’unica notizia che ha fatto breccia dall’America Latina è stata la telefonata da Lima a Valentino Rossi. La solidarietà e il sostegno al motociclista italiano dopo lo scontro con Marc Marquez a Sepang ha conquistato la prima pagina dei giornali e ampi servizi sui tg. Poco o nulla, invece, è passato dei diversi incontri istituzionali. Quello che arriva in Italia del Matteo che vola dagli Appennini alle Ande, insomma, sono quasi esclusivamente le foto per così dire ufficiali.

A tenere banco, però, restano le vicissitudini governative. Lo scontro sull’Agenzia delle entrate all’interno dell’esecutivo e, soprattutto, la vicenda di Ignazio Marino che sta letteralmente lacerando il Pd romano. Tutte questioni che, come sempre accade per le vicende scomode e politicamente rischiose, Renzi si guarda bene dal commentare. Il premier, è noto, ama mettere la faccia sui successi. Presenti o futuri, come quando annuncia a suon di slides riforme e tagli alle tasse. Non è un caso che dopo le foto che lo immortalano nella mitica cittadella inca di Machu Picchu ora sia alla ricerca dell’istantanea che lo consegnerebbe alla storia, quella con Fidel Castro. Finirebbe per sostituire la foto con Nelson Mandela che spesso fa capolino dietro le spalle di Renzi durante le interviste tv.

Magari nella speranza di strizzare l’occhio alla sinistra del Pd con cui il premier continua ad avere più di un problema.

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