Sparatoria a Trieste

Trieste, Salvini tuona: "La giustizia si occupi dei delinquenti"

Il leader della Lega sulla sparatoria di Trieste: "In altre nazioni non succederebbe. E adesso galera a vita per questo immigrato"

Trieste, Salvini tuona: "La giustizia si occupi dei delinquenti"

Matteo Salvini non chiede pietà per l'assassino dei due agenti uccisi in questura a Trieste. Il leader della Lega, intervenuto in diretta sul proprio profilo Facebook, è sbottato contro la giustizia: "Invece di indagare o in alcuni casi perseguitare donne e uomini in divisa si occupi dei delinquenti e di mettere per anni, anni e anni fuori dalla circolazione quelli che sono delinquenti veri".

L'ex ministro dell'Interno ha detto che lunedì mattina sarà in città "per portare la mia vicinanza alla polizia" e che continuerà a lottare "perché l'Italia torni a essere quella che ci hanno lasciato i nostri padri, i nostri nonni: con il rispetto per gli uomini in divisa, dove delinquenti stranieri, più o meno malati, non tolgano vite ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze".

"Galera a vita"

Il segretario federale della Lega ha ribadito la necessità di "pene certe e che ci sia la possibilità di trattenere i delinquenti senza essere esposti a questi rischi". Il tutto si riassume in "più sicurezza e rispetto: in altre nazioni quello che è successo a Trieste non succederebbe". L'ex vicepremier spera poi nella "galera a vita per questo assassino, per questo immigrato che ieri sembrava non avesse neanche nome e cognome, aveva solo disagi psichici".

Per quanto riguarda la tutela per le forze dell'ordine, Salvini ha affermato di essere "contento di aver firmato la sperimentazione della pistola elettrica", sperando che "la sinistra non la blocchi".

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