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Uccise Reeva. Pistorius vuole la libertà condizionale

Oscar Pistorius, il campione paralimpico che nel 2013 fu condannato per omicidio per l'uccisione della sua fidanzata, ha ingaggiato una battaglia in tribunale per costringere le autorità sudafricane a concedergli la libertà vigilata

Uccise Reeva. Pistorius vuole la libertà condizionale

Oscar Pistorius, il campione paralimpico che nel 2013 fu condannato per omicidio per l'uccisione della sua fidanzata, ha ingaggiato una battaglia in tribunale per costringere le autorità sudafricane a concedergli la libertà vigilata. Pistorius, che da neonato fu amputato a entrambe le gambe sotto il ginocchio per una malattia congenita, è stato condannato a 13 anni di carcere. La donna, Reeva Steenkamp, fu uccisa il giorno di San Valentino, raggiunta dai proiettili sparati da un'arma attraverso la porta del bagno nella villa di Pistorius a Pretoria. L'ex atleta ha sempre negato l'omicidio, sostenendo che sparò convinto che un ladro fosse entrato in casa sua. La disputa è sul tempo trascorso dalla condanna: una serie di impugnazioni e sentenze della Corte Suprema d'Appello ha infatti creato confusione su quando la sentenza sia diventata effettiva. Pistorius sostiene di aver già scontato abbastanza tempo in carcere per poter beneficiare della libertà condizionale.

L'omicidio di Steenkamp il giorno di San Valentino di nove anni fa ha scioccato il paese. Nel processo televisivo, che ha tenuto incollati al video milioni di persone in Sud Africa e in tutto il mondo, Pistorius ha sostenuto di aver sparato alla sua ragazza quattro volte perché pensava che un ladro fosse entrato nella sua casa di Pretoria.

Ma la giuria ha sostenuto che dopo essersi armato di un'arma, Pistorius avrebbe dovuto prevedere che chiunque dietro la porta del bagno potesse morire, soprattutto dato il suo addestramento alle armi.

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