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Ucciso Cecil, il Re Leone Ora parte il safari al dentista bracconiere

Il felino era l'attrazione principale di Hwange. Il turista cacciatore, dagli Usa, scarica la colpa sulle guide locali

Ucciso Cecil, il Re Leone Ora parte il safari al dentista bracconiere

Era un sacco di tempo che quel dente gli dava fastidio. C'erano notti in cui capitava non lo lasciasse dormire per niente. Così il dentista americano Walter James Palmer, residente nel Minnesota (USA), ha deciso di farsi un auto intervento. Togliersi, con la collaborazione di qualche amicizia, quel maledetto dente che lo faceva impazzire, un dente che si chiamava Cecil e che richiedeva ben 50.000 dollari (45.000 euro) per essere estratto.

Cecil però non era un dente, era un leone, anzi era Il LEONE dello Zimbabwe, certamente il più famoso di questa nazione africana, da una parte frequentata dagli amanti degli animali selvatici, dall'altradai cacciatori per provare il brivido di abbattere quelli che vengono chiamati i «big five» (grandi cinque), ovvero Elefante, Rinoceronte, Leone, Leopardo e Bufalo.

Cecil era una specie di simbolo per lo Zimbabwe intero ed era il vero signore del parco di Hwange. Si trattava di un maschio di 13 anni molto famoso e cercato dai turisti in visita all'oasi di protezione, per via della sua particolare criniera nera. La sua morte potrebbe causare enormi problemi al parco. Gruppi di turisti pagavano fino a 8.000 euro al giorno per poter alloggiare nella zona dell'oasi dove era possibile, ma non scontato, incontrare il re della foresta dalla criniera d'ebano. Questa sua fama lo ha condannato. Il suo corpo, senza vita, è stato trovato decapitato e scuoiato poco fuori dal parco nella prima settimana di luglio. Le autorità dello Zimbabwe hanno reso di pubblico dominio la notizia solo il 26 luglio e hanno arrestato una guida (Theo Bronkhorst) e il proprietario della riserva di caccia dove il leone è stato trovato morto. Chiunque avesse portato a termine l'esecuzione di un animale così severamente tutelato doveva avere ottime conoscenze e amicizie all'interno del parco stesso. Infatti due guardie dell'oasi sono state arrestate con l'accusa di avere ricevuto 50.000 dollari per facilitare il misterioso bracconiere, così desideroso di portarsi a casa la testa di Cecil come trofeo. In questi casi la corruzione è d'obbligo, se solo si pensa che il magnifico esemplare di leone aveva un segnalatore GPS che gli era stato messo da ricercatori britannici nel 1999 a fini di ricerca. Proprio questo «navigatore» ha permesso alle autorità del parco, allarmate perché da qualche giorno non vedevano più Cecil, di trovarne il corpo così orrendamente mutilato.

Difficile però, anche per il più furbo e introdotto dei bracconieri, dileguarsi nell'ombra con la testa di un leone simile per più di pochi giorni. Infatti le autorità hanno cominciato a stringere il cerchio e a mettere sotto torchio chiunque avesse a che fare con la protezione del parco. Ed è saltato fuori il nome di Walter Palmer, il dentista americano peraltro non nuovo a «imprese» del genere. In passato aveva già subito una condanna per avere abbattuto illegalmente un orso nel Wisconsin con la sua arma preferita, l'arco e le frecce. «Sono capace di trapassare una carta da gioco a cento metri di distanza» si vanta Palmer durante le riunioni del suo club. Ora, che è stato scoperto, si dice «dispiaciuto» e sostiene che la battuta di caccia era del tutto legale. Inoltre non conosceva minimamente la storia di Cecil. Il povero Cecil è stato attirato con una trappola fuori dal parco, ferito con le frecce e poi, dopo 40 ore di inseguimento, ucciso a fucilate. Ora lo Zimbabwe piange il suo leone più amato.

Noi non possiamo che piangere la stupidità umana.

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