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Usa, allarme sicurezza degli aerei: stop al 5G

Appello di 10 compagnie: "Antenne troppo vicine agli scali". E spunta il rinvio

Usa, allarme sicurezza degli aerei: stop al 5G

Tregua in extremis nel braccio di ferro sul 5G negli Usa. Dopo l'allarme lanciato dagli amministratori delegati di dieci compagnie aeree americane alla vigilia del lancio della nuova tecnologia per la telefonia mobile da parte dei giganti della telecomunicazione Usa At&t e Verizon, questi ultimi hanno annunciato che ritarderanno l'avvio della nuova rete intorno ad alcuni aeroporti per evitare la paventata «crisi catastrofica» dell'aviazione. «Questo accordo eviterà interruzioni potenzialmente devastanti per i viaggi dei passeggeri, le operazioni merci e la nostra ripresa economica, consentendo al contempo che oltre il 90% dell'installazione delle torri wireless avvenga come programmato», ha esultato il presidente Joe Biden, sottolineando che l'intesa «protegge la sicurezza del volo e consente alle operazioni di aviazione di continuare senza interruzioni significative, ma porterà più opzioni Internet ad alta velocità a milioni di americani».

L'ultima allerta era arrivata dai Ceo di Delta, American Airlines, United, JetBlue e altri sei vettori passeggeri e cargo (tra cui FedEx Express e UPS Airlines), i quali hanno chiesto un «intervento immediato» delle autorità americane per evitare il potenziale caos derivante dall'entrata in funzione del 5G vicino agli aeroporti, una tecnologia che temono potrebbe interferire con gli strumenti di bordo. In una lettera inviata al direttore del Consiglio economico nazionale della Casa Bianca Brian Deese, al segretario dei trasporti Pete Buttigieg, all'amministratore della Faa Steve Dickson e alla presidente della Federal Communications Commission (Fcc) Jessica Rosenworcel, hanno sollecitato un'azione per «impedire un'importante interruzione operativa per i passeggeri, i trasportatori, la catena di approvvigionamento e la fornitura dei farmaci essenziali».

La proposta è non attivare il 5G quando le torri di ripetizione sono a meno di due miglia (3,2 km) dalle piste aeroportuali dei 50 scali principali del paese, mossa in seguito alla quale At&t e Verizon hanno accettato di ritardare (non senza polemiche) l'attuazione intorno ad alcuni scali del Paese. «Siamo frustrati dall'incapacità della Federal Aviation Administration (Faa) di realizzare ciò che hanno fatto in quasi 40 Paesi, ovvero distribuire in sicurezza la tecnologia 5G senza interrompere i servizi aeronautici. Esortiamo a farlo in modo tempestivo», ha affermato la portavoce di At&t, Megan Ketterer. Questo mese la Federal Aviation Administration aveva affermato che non si sarebbe opposta al lancio della nuova tecnologia in seguito alla promessa delle società di telecomunicazioni di affrontare i problemi di sicurezza riducendo la potenza dei trasmettitori 5G vicino agli scali. Il timore dei vettori, però, è che il servizio C-Band 5G possa rendere inutilizzabile un numero significativo di aeromobili a doppio corridoio come i Boeing 787, quelli usati nei voli intercontinentali, e «potenzialmente bloccare decine di migliaia di americani all'estero», causando il «caos tra i voli statunitensi».

Solo United Airlines, ha avvertito che il problema potrebbe interessare più di 15mila dei suoi voli, 1,25 milioni di passeggeri e tonnellate di merci all'anno.

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