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Il Viminale offre più motovedette ma Tunisi dice no ai rimpatri lampo

Intesa sui migranti rinnovata senza ottenere tempi più rapidi

Il Viminale offre più motovedette ma Tunisi dice no ai rimpatri lampo

Roma - La strategia è ormai chiara: Matteo Salvini (nella foto) punta a migliorare gli accordi bilaterali già esistenti tra l'Italia e la Tunisia per bloccare i flussi migratori. «Come Italia - ha detto ieri a margine della visita istituzionale a Tunisi - lavoreremo per risvegliare l'Unione Europea che anche nei confronti della Tunisia dorme». Il ministro dell'Interno punta a canali di immigrazione regolare, a bloccare quella clandestina, condividendo i risultati con altri Paesi.

«So che voi, come noi, - ha detto il vicepremier ai rappresentanti delle istituzioni tunisine - avete dei problemi con gli organismi economici internazionali. Vedremo di affrontare queste battaglie insieme». Il ministro tunisino Fourati ha risposto: «Ecco perché dobbiamo ragionare insieme e riflettere su soluzioni comuni, in particolare il tema dell'immigrazione. Non possiamo contrastare questo fenomeno solo parlando di sicurezza». Per il nostro ministro dell'Interno i tunisini «stanno facendo sforzi notevoli, non sempre sostenuti da grandi risultati». Ciò a cui il vicepremier tiene di più è il mantenimento di quei rapporti creati anni fa con il governo Berlusconi. Quegli accordi tenevano e, nel 2011, nel post primavera araba e all'alba dell'uccisione di Gheddafi, funzionavano, tanto che molti barconi furono rimpatriati dalla guardia costiera tunisina. Si mira a risultati importanti. Per Salvini si tratta di un «rapporto imperdibile e l'Italia è il primo partner» di quel Paese.

Il titolare del Viminale ha detto ancora: «Ringrazio chi fa impresa: io posso portare motovedette, convincere la Ue, ma l'unico modo è fare impresa e convincere i ragazzi tunisini a stare qua». Salvini ha fatto presente anche che entro la fine del mese di ottobre l'Italia consegnerà «due motovedette sistemate dal governo italiano e altre 4 nei prossimi tempi» alla Tunisia. Per quanto riguarda i rimpatri, il ministro dell'Interno Hichem Fourati ha chiarito che avverranno solo «con viaggi organizzati e settimanali e non rimpatri istantanei». Salvini dalla sua ha chiarito con un tweet: «Le relazioni bilaterali Italia-Tunisia sono ottime. Tunisi è un modello di democrazia per tutta l'Africa e intendiamo sostenerla con determinazione anche in difesa dalle minacce terroristiche».

E ancora: Gli incontri saranno l'occasione per intensificare i rapporti tra i due Paesi, anche al fine di promuovere nuovi investimenti italiani e il sostegno alle 800 imprese nazionali che operano in Tunisia e garantiscono 63 mila posti di lavoro diretti più l'indotto».

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