Il (preistorico) cric che mette a dura prova l'intuito femminile

Il (preistorico) cric che mette a dura prova l'intuito femminile

Grintosa. Sportiva. Appariscente. Ogni donna sa quanto sia importante indossare la scarpa giusta al momento giusto: ballerina, tacco 12 o scarpa da ginnastica. C'è una «suola» per ogni modo di essere, per sentirsi quello che davvero si è o si vuole dimostrare. C'è chi porta i figli a scuola volteggiando su plateau vertiginosi senza batter ciglio già alle 8 del mattino. E chi invece non sale sopra i 5 (cm) neppure per una serata di gala. Ebbene, come c'è una scarpa per ogni tipo, c'è anche una gomma (d'auto) per ogni carattere femminile.
Difficile da credere se siete quei tipi di donne (come me) che vedono nell'auto unicamente un mezzo di trasporto, da caricare con spesa e bambini, amici, animali o quant'altro a seconda dell'età e delle esigenze. Senza volere entrare nella spinosa questione delle differenze di genere, alzi la mano chi sa che tipo di gomma «indossa» la sua auto. Chi regolarmente fa controllare gli pneumatici per verificare che siano gonfi o meno (per non parlare di controllo olio, filtri, acqua eccetera), chi in caso di necessità sa dove andare a cercare il cric, posizionarlo al punto giusto, e sostituire la ruota.
Per tutte quelle (come me) che non avevano mai pensato prima all'importanza di quei quattro sottili strati di gomma che ci tengono ancorati al terreno, la Bridgestone, leader mondiale nella produzione di gomme, ha pensato bene di fare un educational (mai nome fu più appropriato per quanto mi riguarda...) al centro tecnico di Aprilia, vicino Roma. Prima, lezione a tavolino su battistrada e compagnia bella. Poi gara di cambio gomma e per finire prova su pista con tre diversi tipi di pneumatico: il tacco 12 in stile Carrie di Sex and the city (la «Potenza»), la ballerina pragmatica e determinata alla Anna Wiintour («Turanza») e la sneaker spensierata modaiola alla Isabe Marant («Adrenalina»). Se sapete tutto - ma anche solo qualcosa - di pneumatici, cric, forature volti pure pagina. Avviso: sarò banale. Ma per tutte quelle che quando sentono parlare di «gomma» pensano alternativamente a quella da cancellare o a quella da masticare ecco il risultato. Scoperta numero uno: RFT, acronimo che sta per Run Flat. Ovvero la gomma che, per dirla in breve, quando si buca non si sgonfia. Tecnologicamnete all'avanguardia permette di continuare a guidare in caso di improvvisa foratura per 80 chilometri a 80 chilometri orari. Significa che se siete sulla tangenziale e vi beccate il chiodo, l'auto non sbanda, la gomma non si sgonfia ma si può arrivare all'autofficina più vicina senza doversi improvvisare meccanici in gonnella (magari col tacco 12 se si è particolarmente sfortunati). Un sistema che acquista ancora più valore se si pensa che era stato pensato e voluto per i disabili e oggi già alla terza generazione. Una delle intuizioni del fondatore della Bridgestone, Ishibashi che (curiosità) rese internazionale il suo nome traducendolo in inglese (da Ishibashi a «stone bridge»: ponte di pietra. Scoperta numero due: il 78% degli automobilisti (donne e uomini) viaggiano con gomme a terra. Sarebbe buona abitudine almeno una volta al mese eseguire i controlli, ben sapendo che più la usi più dovresti controllare. Ne va a scapito la sicurezza. Scoperta numero tre: adrenalina, potenza o turanza? Per come siamo fatte noi donne, bisognerebbe poter alternare, proprio come si fa con le scarpe. Una per andare in ufficio, l'altra per partire per le vacanze e l'ultima quando ci sentiamo più grintose. Fino al 31 maggio Bridgestone con l'acquisto di un treno di gomme della gamma estiva rimborsa fino a 100 euro.

Scoperta numero 4.

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