Gianni Clerici
L’obiettivo dell’iniziativa “Aiuta il tuo gatto a godersi tutte le sue 7 vite” è quello di favorire la cura del gatto adulto, tramite check-up regolari dal medico veterinario ed attività di screening svolte in ambulatorio. La patologia che si vuole combattere, nello specifico, è l’insufficienza renale cronica nel gatto, la cosiddetta IRC, che al momento si attesta come la seconda causa di morte dell’animale. Circa il 20% dei gatti con più di 7 anni, infatti, è affetto da questa patologia in cui la diagnosi precoce è di vitale importanza. Il gatto è il più amato dagli italiani: aiutiamolo a godersi tutte le sue 7 vite. Novartis Animal Health lancia una campagna di sensibilizzazione rivolta ai proprietari di gatti con più di 7 anni di vita (oltre il 43% della popolazione felina). Licia Colò è stata scelta come madrina dell’iniziativa.
Lo stesso ministero della Salute afferma che col progressivo miglioramento della qualità di vita, l’uomo ha sempre più accentuato la tendenza a considerare gli animali non solo come fonti di servizi e nutrimento, ma anche come preziosi compagni della propria esistenza che facilitano il ritorno alla normalità psico-fisica.
Il mondo occidentale è sempre più popolato di animali: in una famiglia su tre sono presenti animali da compagnia, di cui 6,7 milioni di gatti e 6,4 milioni di cani, oltre a svariati milioni di altre specie (uccelli, tartarughe) per circa 52,3 milioni di esemplari complessivi con una spesa che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,2 miliardi di Euro all’anno. Il gatto si attesta così ad essere l’animale da compagnia più amato dagli italiani o quantomeno il più diffuso. Oltre il 75% dei proprietari lo considera a tutti gli effetti un membro della famiglia e ben il 40% lo fa dormire sul letto di casa spendendo mediamente 30 Euro al mese per la sua alimentazione.
Il 40% dei gatti anziani, più bisognosi di cure, non viene mai visitato dal medico veterinario e spesso, solo per motivi di emergenza legati a patologie ed improvvise infezioni (il 13,5% dei gatti anziani vengono visitati solo in caso di emergenza).