Medicina

Le protesi definitive «in giornata» con nuove tecnologie

I lunghi tempi di attesa dal dentista, una volta praticamente inevitabili quando si doveva far fronte alla fabbricazione di una protesi fissa (le capsule, tanto per intenderci) oggi sono solo un ricordo, nella grande maggioranza dei casi.
Grazie alle moderne tecnologie, è ormai possibile, infatti, compiere tutte le operazioni necessarie per la costruzione di una protesi (vale a dire, preparare i denti, prendere le impronte, fabbricare materialmente la capsula) in una sola giornata, dalla mattina alla sera o, nei casi più complessi, al giorno successivo. Un vantaggio notevolissimo per il paziente, a cui vengono risparmiati tutti gli inconvenienti che derivavano da quel «tempo vuoto»: il disagio di dover interrompere l'attività lavorativa, l'imbarazzo di sentirsi esteticamente non presentabili, l'impossibilità di mangiare cibi solidi per alcuni giorni. Ma come è stato possibile arrivare a questo risultato?
«La procedura è semplice», spiega Emilio Francini Naldi, dottore in medicina, chirurgia e odontoiatria in Milano, Firenze, Roma e Udine (info°efran.it). «Il medico prepara il moncone del dente come di norma, e rileva l'impronta con metodi tradizionali. A questo punto entra in gioco la tecnologia: si mette in moto la macchina fresatrice comandata da computer. In grado di «leggere» i dati e le informazioni che il dentista ha inserito, è appunto la macchina a costruire la capsula: da una barretta in ceramica integrale (cioè priva di metallo al suo interno), prepara un prodotto interamente in ceramica e esattamente corrispondente ai requisiti desiderati». Il tempo di fabbricazione è di circa venti minuti. Il fatto di non avere metallo al suo interno fa sì che la capsula abbia caratteristiche estetiche massime, cioè che presenti la medesima trasparenza e chiarezza di un dente naturale e che possa evitare, nel tempo, l'insorgenza di spiacevoli effetti collaterali (i tipici "righini scuri" alla base delle capsule in metallo). «L'elemento così ottenuto viene quindi ulteriormente personalizzato attraverso colorazioni che lo rendano indistinguibile da quelli del paziente», conclude lo specialista. «A questo punto, può essere immediatamente posizionato in bocca, saldo e resistente come tutti gli altri denti».
La procedura della realizzazione di capsule con macchine computerizzate non presenta controindicazioni: «Semmai comporta qualche limite», afferma il dottor Emilio Francini Naldi. «Vi si può ricorrere infatti solo per elementi singoli, e non per i cosiddetti "ponti", cioè quelle strutture in cui alcuni denti presenti sostengono quelli finti nelle zone in cui vi sono mancanze. Si preferisce, inoltre, utilizzarla generalmente per elementi posteriori, come molari e premolari: per incisivi e canini, che sono i denti più evidenti nel sorriso, si preferisce ricorrere alla stratificazione tradizionale in ceramica, che consente una migliore personalizzazione».
Il dottor Francini Naldi offre ai suoi pazienti ulteriori agevolazioni: «Nel mio studio di Firenze ho in cura generalmente pazienti che provengono da ogni città di Italia, e che vengono assistiti anche per il trasporto e per l'eventuale pernottamento, qualora il lavoro dovesse richiedere due giorni», spiega l'esperto.

«Mi rendo conto, infatti, che la mancanza di tempo è un vero e proprio problema dei nostri tempi: spesso, i ritmi della vita moderna condizionano e sono di ostacolo anche ad interventi necessari per la nostra salute ed il nostro benessere».

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