Quando Leonardo esaltava le acque termali di Bormio

Con i suoi tre centri, vere e proprie oasi del benessere, la rinomata località, oltre allo sci, offre cure miracolose

Viviana Persiani

Quando citi Bormio, il primo pensiero va allo sci, anche se questo comune dell'Alta Valtellina, situato nel Parco Nazionale dello Stelvio, è famoso anche, e soprattutto, per le sue rinomate e antiche terme. Il turista può, quindi, unire, in estate e in inverno, il piacere di lunghe camminate e gratificanti sciate a quello dei tre centri termali, vere oasi di benessere.

Bormio Terme, nel cuore cittadino, è ideale per la famiglia, meta di chi ha bisogno di particolari trattamenti termali, grazie alla presenza di un reparto curativo convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale. Gli altri due stabilimenti, invece, QC Terme Bagni Nuovi e Bagni Vecchi, collocati sul territorio del comune di Valdidentro, a pochi chilometri da Bormio, offrono la prerogativa di vari percorsi benessere incastonati in una cornice ambientale unica.

Una stele votiva, probabilmente risalente al V secolo a.C., dimostra come le proprietà uniche di queste acque termali, fossero già apprezzate nell'antichità. Plinio il Vecchio e successivamente Cassiodoro, ad esempio, hanno dato lustro, nei loro scritti, a queste sorgenti stupefacenti per il loro calore. Si pensi, poi, anche, alla famosa citazione di Leonardo Da Vinci: «In testa alla Valtolina è la montagna di Bormi. A Bormi sono i bagni». «Testimonial» davvero importanti.

Del resto, nel Cinquecento, gli Statuti di Bormio riferivano dell'esistenza dei Bagni Medievali, riservati alle donne, e dei Bagni Romani, destinati agli uomini. I Bagni Vecchi vennero poi ampliati, mentre nel 1836, fu realizzato il Grand Hotel Bagni Nuovi e un secondo centro benessere, collocato in un'area più ampia.

Bormio Terme, invece, risale al 1913, con lo scopo di creare un impianto usufruibile da tutti, anche nel centro del paese; nel 1920 nacque la Società Terme Bormiesi, divenuta, nel 2001, Bormio Terme Spa.

Le sorgenti di acqua calda presenti sul territorio sono ben nove: Cinglaccia, Nibelunghi, Ostrogoti e Pliniana - situate tra i 1.280 e i 1.340 metri- e San Martino, Arciduchessa, Zampillo dei bambini, Cassiodora e San Carlo che si trovano tra i 1.370 e i 1.421 metri.

L'acqua è classificata tra quelle solfato-alcalino-terrose, con escursione termica tra 37 e 43 gradi. L'unicità delle acque termali di Bormio deriva dai depositi che si notano intorno alle sorgenti termali. Queste sostanze minerali producono vari benefici, come stimolare il funzionamento del metabolismo e del sistema circolatorio, oltre a depurare l'organismo dalle tossine. Sono utili anche per ritrovare l'armonia fra corpo e spirito, ma anche efficaci contro lo stress. Le qualità reidratanti, riminalizzanti, disintossicanti, rilassanti e antistress, rafforzano le difese dell'organismo, mentre le microparticelle di fanghi naturali in sospensione attivano un delicato e costante effetto peeling che rigenera la pelle, rendendola liscia e vellutata.

Tra i tanti benefici, le acque sono particolarmente efficaci contro le infiammazioni dell'apparato respiratorio con l'inalazione di vapore acqueo, per le malattie di tipo reumatico, per l'interazione benefica con la pelle, oltre alle infiammazioni e ai disturbi dell'apparato digerente.

E, soprattutto, nell'attività di riabilitazione post-traumatica da fratture.

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