Quando la riabilitazione si fa nei laboratori

Hanno realizzato un cartone animato dall’inizio alla fine. Ma non sono registi e disegnatori della Walt Disney, bensì i ragazzi disabili mentali o con disturbi del comportamento ospiti di Villa Buon Respiro del Gruppo San Raffaele di Roma. Con l’aiuto dei terapisti hanno scritto la storia, disegnato i cartoni e dato voce ai protagonisti nel laboratorio di doppiaggio, uno dei tanti che hanno a disposizione per la riabilitazione. «È stato un progetto sperimentale - spiega la dottoressa Antonella Piciullo, responsabile dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile - iniziato due anni fa e mirato alla cura dei deficit d’attenzione, concentrazione, comunicazione e dell’apprendimento. Con risultati entusiasmanti: i bimbi, nonostante fossero da soli in sala, con le cuffie, e dovessero guardare il cartone con attenzione per stare a tempo, sono riusciti a pronunciare le parole correttamente e con il giusto ritmo. E si tratta di giovanissimi iperattivi, incapaci di stare fermi».
A Villa Buon Respiro si fa questo e molto altro per ragazzi e adulti con problemi intellettivi. La struttura si occupa del recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali dipendenti da qualunque causa. «Obiettivo primario è favorire un processo d’intervento precoce rispetto al disagio del paziente, partendo dalle abilità residue e dalle potenzialità emergenti, seguendo il metodo cognitivo-comportamentale». Gli ospiti soffrono di disturbi mentali gravi e gravissimi, sono down, autistici, con paralisi cerebrale infantile, ma anche disturbi meno importanti come quelli del comportamento. «Alcuni vivono da noi anche vent’anni - racconta la neuropsichiatra - perché non sono autonomi, hanno bisogno di continua assistenza e sarebbero di difficile gestione in famiglia. Ammesso che le famiglie ci siano sempre: spesso i genitori sono anziani o non sono più al mondo». L’età degli ospiti varia da 25 ai 50 anni, anche se la maggior parte ne ha circa quaranta. Per loro, che vivono nella struttura, ci sono case-alloggio protette o le camere della villa. Gli utenti residenziali sono 95 e quelli più abili sono inseriti in comunità di tipo familiare organizzate come delle normali abitazioni in cui operatori specializzati, presenti 24 ore su 24, che coordinano la vita delle persone che ne fanno parte e collaborano nella gestione della casa (cucinare, rifare i letti, lavare, stirare). Ci sono, poi, ospiti semi-residenziali che vanno a Villa Buona Respiro tutti i giorni per tutto il giorno: in totale sono 35 tra adulti e bimbi: «I programmi di riabilitazione sono personalizzati per ogni soggetto in funzione di patologia, capacità possedute, specifiche difficoltà comportamentali, condizioni familiari e interessi - precisa la specialista -, che vengono ridiscussi ogni sei mesi». Infine, partecipano alle attività anche utenti non residenziali: sono un centinaio, per lo più bimbi e giovani con meno di 18 anni che, dopo essere andati a scuola la mattina, alcuni pomeriggi della settimana frequentano i laboratori perché hanno problemi di linguaggio, di apprendimento, di comportamento e neuro-motori. In generale, «il lavoro riabilitativo punta non solo all’esercizio e alla conservazione dell’abilità legata all’intelligenza concettuale, ma soprattutto al potenziamento dell’intelligenza sociale - sottolinea la dottoressa - cioè ad accrescere l’autonomia personale, quella abitativa e di lavoro». Insieme alla specialista lavora un’équipe multidisciplinare composta da psicologi, logopedisti, fisioterapisti, terapisti occupazionali ed educatori. Le attività di riabilitazione sono organizzate in laboratori. In quello di teatro, per esempio, hanno preparato le maschere e i carri allegorici che hanno sfilato al carnevale viterbese. «I nostri ospiti sono riusciti a dare qualcosa alla città», sottolinea Piciullo. Altro progetto di cui la dottoressa va particolarmente fiera è stato quello che ha coinvolto le scuole frequentate dai suoi piccoli pazienti. «Tutti i nostri ragazzi vanno a scuola, non solo per studiare ma soprattutto per frequentare i loro coetanei. Un’attività importantissima, per questo siamo andati in queste scuole per lavorare con tutte le classi, perché l’attività fosse condivisa da tutti». Da questo lavoro di gruppo, che nel 2010 ha coinvolto 200 ragazzi, è nato uno spettacolo teatrale, scritto da giovani ed educatori, che è stato presentato al teatro di Viterbo; titolo: Sos ambiente: ormai siamo sommersi, ma non ancora persi. Sono tanti i laboratori finalizzati alla riabilitazione, come la bottega degli strumenti e il laboratorio di arte in cui gli utenti imparano a realizzare burattini, marionette, personaggi reali o immaginari. O quello di musicoterapica e di musica in ascolto che aiuta il benessere fisico, mentale, sociale ed emotivo; quello di arti grafico-pittoriche e di editoria in cui gli ospiti realizzano un giornalino. Da poco è nato anche un orto in cui possono esprimersi come agricoltori. A queste attività vanno aggiunte la riabilitazione in acqua e il laboratorio per il recupero di competenze scolastiche. Oltre che la Riabilitazione Equestre, altro fiore all’occhiello di Villa Buon Respiro. Tutti gli anni, durante le vacanze, sono, inoltre, organizzati i soggiorni estivi riabilitativi in strutture protette come le colonie: «Vanno in gruppo insieme agli educatori e gli fa molto bene - conclude Piciullo - perché vanno al mare, a comprare il gelato o la pizza.

Vivono, cioè, la vita reale».

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