Quel codice che ha messo al sicuro 50 milioni di auto

L'Emilia e l'automobile sono un binomio formidabile, non soltanto per i grandi marchi che il mondo le invidia, ma anche per le tante eccellenze che si sono sviluppate negli ultimi 50 anni, tra pura componentistica o di servizi per l'utente. L'I.Car di Bologna, fondata nel capoluogo emiliano alla fine degli anni '70 da Roberto Muriana, è un esempio di genialità, di creatività e della capacità di impresa che ancora oggi - alla I.Car, nonostante la profonda crisi che ha coinvolto l'auto negli ultimi anni, non è stato licenziato nessuno degli oltre 100 dipendenti, non sanno cosa sia la cassa integrazione e, per la nuova tecnologia di cui vi parleremo tra poco, ha addirittura fatto assunzioni - esprime al meglio il concetto dell'«Italia che va».
Le prime due doti, genialità e creatività, hanno portato alla realizzazione, 35 anni fa, di Identicar, il sistema di marchiatura dei cristalli oggi famoso in tutto il mondo, l'uovo di Colombo (ma bisognava pensarci): un codice di riconoscimento indelebile applicato fino a oggi su oltre 50 milioni di veicoli, 13 dei quali sono tuttora circolanti in Italia. Ma l'evoluzione, per conservare il successo, e l'efficacia di un prodotto, è indispensabile. Nasce così Identitag, che non va a sostituire Identicar, ma lo integra con tante nuove funzioni che rivoluzionano il rapporto fra l'auto e il suo proprietario.
Il cuore del sistema, messo a punto dagli ingegneri della I.Car, rimane, ovviamente, la protezione della vettura che, oltre alla marchiatura, viene munita di una card personale, un tag da applicare sul parabrezza, un tag gemello da applicare sulla carta di circolazione e un ultimo tag che il proprietario applicherà in un punto conosciuto soltanto a lui. Su card e tag, attraverso un pc e uno speciale scanner (anche questo brevettato da I.Car), vengono caricati tutti i dati dell'auto che, in questo modo, è immediatamente «documentata» già alla sua prima uscita, ben prima dell'arrivo dei documenti cartacei che ne attestano la titolarità, abbattendo così il rischio dei frequenti furti che avvengono proprio nei primi giorni dall'immatricolazione quando il veicolo è sprovvisto della carta di circolazione.
Sui diversi dispositivi possono essere inoltre immagazzinate tutte le tappe della vita della vettura perché attraverso lo scanner (di cui tutte sono dotate le officine delle case che adottano Identitag e i centri convenzionati I.Car) vengono registrate le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. Identitag è inoltre abbinato a Identibox, un portale web, raggiungibile via pc o su smartphone con una specifica app, dove il cliente può costruire un diario di bordo e annotare tutte le scadenze che gli verranno ricordate attraverso sms e email. Il nuovo Security System della I.Car è già stato adottato dalle finanziarie di Psa Peugeot Citroën, di tutti i marchi del gruppo Volkswagen e di Jaguar-Land Rover. Identitag, che può essere richiesto anche nei punti convenzionati I.

Car, costa 272 euro, Iva inclusa.

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