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Il Real infila un'altra perla: Ribery Ma Perez quando pagherà il conto dei debiti?

Il fantasista francese del Bayern sarà ceduto a giugno 2010 al club madridista per una cifra che si aggira sui 55 milioni. Accordo raggiunto in anticipo grazie alla cessione definitiva di Robben ai bavaresi. Abramovich invece ha azzerato i debiti del Chelsea con un assegno.

Il Real Madrid non si ferma più. Nonostante il disegno di Platini e dell'Uefa che intendono mettere un freno ai debiti nel calcio. L'accordo è stato raggiunto in questi giorni ma sarà operativo dall'estate del 2010, alla fine di questa stagione. Franck Ribery, l'attuale fantasista del Bayern di Monaco, più volte richiesto dallo stesso Chelsea di Abramovich, è stato ceduto al Real per una valutazione complessiva che si aggira sui 55 milioni di euro. L'operazione si è resa possibile grazie all'inserimento, nella trattativa, dell'olandese Arjen Robben, già trasferito in Bundesliga ed inserito perfettamente nei meccanismi calcistici messi a punto dal tecnico, olandese pure lui, toh la combinazione, Van Gaal.
Per un bilancio, già appesantito da 250 milioni di debiti per la passata edizione di calcio-mercato, l'operazione non dovrebbe destare alcuna perplessità. E invece qui i conti continuano a non tornare. Perchè Florentino Perez, che è alla guida di un club composto da circa 100 mila soci, invece di coprire il buco di bilancio, continua a dilatarne la consistenza. Ed è ormai una voragine più che un buco. Non solo. Ma son rimasti pochissimi i club europei che continuano a spendere e spandere, senza rispettare quel precetto Uefa che diventerà legge tra qualche mese. E cioè dalla prossima stagione le società, per iscriversi alla Champions league, dovranno presentare un rendiconto che documenti il seguenbte equilibrio: si possono spendere i milioni di euro fatturati senza contare quindi il contributo, fin qui decisivo, di alcuni generosi azionisti o patron, per intendersi quel che succede all'Inter, Liverpool, Manchester United, succedeva al Milan fino a qualche anno prima.
Da Londra è arrivato una notizia di segno diverso, molto diverso. E cioè Roman Abramovich, patron del Chelsea, si è premurato di cancellare il debito del suo Chelsea. Tra le cifre diffuse dal club, hanno fatto specie i 12,6 milioni di sterlinem, pari a circa 14 milioni di euro, spesi per gli stipendi di un manager della prima squadra (Felipe Scolari esonerato all'inizio del 2009)e a 3 componenti dello staff tecnico. Il presidente del Chelsera Bruce Buck lo ha detto a chiare lettere: «L'intervento consentirà ai Blues di rispettare tutte le normative relativi ai livelli di debito che vengono attualmente discusse nel mondo del calcio».

Non solo ma ha intrapreso una strada che deve portare al ridimensionamento degli stipendi e perciò delle spese, ha fatto sapere il direttore generale Ron Gourlay. Bene. Ma perchè la legge vale per tutti tranne che per il Real Madrid? Forse è il caso che qualcuno in Uefa si incarichi di darci una risposta.

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