Riccardo Pampuri

Non è la prima volta che ricordo qui questo santo, morto a soli trentatré anni nel 1930. Ex medico, era un religioso Fatebenefratello. Ne ho recentemente pubblicato la biografia: Il dottor carità (Piemme). Oggi voglio portare la vostra attenzione sul miracolo che lo ha fatto canonizzare. Nel 1982 un ragazzino spagnolo di undici anni, Manolo Cifuentes, si cavò letteralmente un occhio con un ramo d’albero mentre giocava in giardino. Il medico che lo visitò scosse la testa: l’occhio era da considerarsi perso. Ma i dolori erano terribili e la notte Manolo non poteva neanche dormire. Suo padre, non sapendo più cosa fare, si ricordò di aver trovato in fondo a un cassetto qualcosa che assomigliava a una reliquia. Era una scatoletta contenente un frammento di saio e siglata da incomprensibili abbreviazioni latine. Probabilmente apparteneva al vecchio proprietario della casa, pensò l’uomo. Così come, appunto, chi non sa più cosa fare fa la prima cosa che gli viene in mente, d’istinto infilò la scatoletta tra le bende del figlio. E questo subito si addormentò. L’indomani si svegliò con l’occhio completamente risanato. Come nuovo. Si noti che il padre non sapeva da quale «santo» provenisse la reliquia, non solo perché Pampuri a quel tempo non era ancora santo, ma anche perché di quel religioso italiano né l’uomo né suo figlio avevano mai sentito parlare.

È stata la «fede»? Macché, solo un gesto dettato dalla disperazione («boh, proviamo anche questa»). Potenza delle reliquie, che confermano la dottrina cattolica (anzi, i fatti storici) dell’Incarnazione e della Resurrezione.

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