Roma

Rinoplastica e contouring face: il viso cambia espressione

Il dottor Alberto Armellini illustra come grazie a la chirurgia migliora la bellezza e la capacità attrattiva del volto

L'autunno è arrivato e la voglia di mare e di sole è solo un ricordo. L'unica cosa che non passa con le stagioni è la voglia di piacere, il desiderio di specchiarsi e di piacersi. Sempre più spesso sui giornali e in tv si parla di chirurgia plastica ed estetica, delle donne e uomini di tutte le età che decidono di sottoporsi a interventi chirurgici per sentirsi più giovani e attraenti. Ne parliamo con il dottor Alberto Armellini del Gianicolo Plastic Surgery Institute, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, allievo del professor Terino di Los Angeles, mago assoluto della chirurgia del viso.
Dottor Armellini, ormai lei si divide tra Roma e la California, quali novità ci sono nel campo del ringiovanimento del viso?
«Vado a Los Angeles tre volte l'anno per motivi professionali da più di 12 anni, da quando fui invitato a collaborare al Plastic Surgery Institute of Southern California direttamente dal professor Terino. Gli Stati Uniti sono meravigliosi per chi ha voglia di crescere e imparare. È stato amore a prima vista, ho lavorato tanto, ho imparato molto e continuo a farlo sempre più. Il professor Terino mi ha insegnato tutti i segreti della chirurgia del viso e un modo pionieristico e totalmente nuovo di studiare un volto e capire dove è invecchiato, dove invecchierà, così da agire laddove è necessario. Questa chirurgia è un insieme di arte e scienza».
Che cosa è il contouring face?
Il contrario della tradizionale chirurgia «scolla e tira», che rende i visi artefatti e tutti uguali. La moderna chirurgia «scolpisce» il volto valorizzando i contorni e la terza dimensione, la profondità. Solo così si ottengono risultati meravigliosi e totalmente naturali. La chirurgia è entrata finalmente in una nuova era che rispetta e migliora le naturali salienze, concavità e convessità del viso. Il contouring face rimodella i contorni del volto, rende più armonici i rapporti tra naso e zigomi, tra zigomi e angolo della mandibola, tra mento e naso e così via. Come uno scultore il chirurgo riesce in maniera dolce a migliorare l'estetica e la capacità attrattiva del viso».
Lei, è uno dei pochi chirurghi che non sono contro le rughe. Perché?
«Sono convinto che le rughe non debbano essere eliminate, ma eventualmente rese meno evidenti. Non sono le rughe a rendere un viso vecchieggiante, conosco donne e uomini meravigliosi, ancora belli e attraenti che portano le loro rughe con grande classe e dignità, tutto sembrano fuorchè anziani. È l'espressione del volto che rende un viso stanco, appassito, svuotato, in una parola vecchio; e questo non dipende dall'età. Non bisogna pensare che togliere le rughe e gonfiare il viso ci rende più giovani, ma purtroppo è proprio quello che molto spesso si vede in giro, visi assurdi totalmente inespressivi. La mia chirurgia è la chirurgia dell'armonia, del buon gusto, dell'eleganza».
Quali sono i segreti per mantenere un viso fresco e giovanile?
«Molto dipende dalla genetica, dall'alimentazione, da abitudini di vita come non fumare, non esporsi in maniera indiscriminata al sole e cominciare a curarsi fin da giovani con il biolifting. Anche una corretta e personalizzata cosmesi aiuta molto. Quando arriva il momento, ci si può sottoporre ad un lifting 3D che riposiziona i tessuti lungo l'orizzonte della gioventù. Oggi c'è molto da fare, l'importante è rivolgersi a specialisti in chirurgia plastica e non a medici di altre specialità "prestati" alla chirurgia estetica"».
Quando tornerà in California?
«Penso subito dopo Natale, per terminare il libro che ho scritto a quattro mani con il mio Maestro, dove parleremo di bellezza e di chirurgia del viso in maniera divertente ed al tempo stesso rigorosa.

Un altro meraviglioso progetto nato sotto il sole di Malibù».

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