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La riscossa del Note, versione 8 Elegante e in punta di pennino

Qualità premium, facilità di scrittura. Anche se è spento

Dopo la presentazione di metà agosto a New York, Samsung ha messo in bella mostra all'IFA la sua ultima ammiraglia, il Galaxy Note8. L'attesa per il phablet dell'azienda coreana è stata davvero molto sentita, non solo dai consumatori ma anche dagli addetti ai lavori dopo la nota vicenda della batteria del modello precedente. Non c'è dubbio che Samsung abbia curato il suo big-phone con grande attenzione, specialmente nella progettazione e nella scelta dei materiali, spingendo ancora una volta l'asticella dell'innovazione verso l'alto.

In effetti il Note8 rappresenta un concreto passo in avanti rispetto al prodotto che l'ha preceduto, con una vistosa accelerazione soprattutto nel comparto fotografico. La doppia camera non è oggettivamente un segno distintivo della multinazionale di Seoul, tuttavia l'ultimo Galaxy riesce a impressionare grazie alla dotazione di due ottiche posteriori da 12 Mp con funzioni grandangolari e tele. Ma a migliorare le prestazioni sono la stabilizzazione ottica dell'immagine, ma messa a fuoco live che permette di controllare la profondità di campo e la modalità Acquisizione Doppia che consente di salvare contemporaneamente uno scatto ravvicinato con il teleobiettivo e uno grandangolare.

Il segno distintivo del Note8, ovvero l'uso del pennino è stato decisamente incrementato, non solo aumentando la sensibilità in fase di disegno e scrittura, ma anche con funzioni evolute come quella che permette di tradurre in tempo reali frasi da pagine web. Non ultimo in ordine di importanza è l'imperioso display Super Amoled Quad HD+ da 6,3 pollici, ovviamente nel formato infinity, quindi praticamente senza bordi. Sarà in vendita dal 15 settembre al prezzo di 999 euro.

MPer

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