Cinema

Il ritorno di Ant-Man sa come far divertire

Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ricordiamo che Ant-Man è un personaggio dei fumetti Marvel

Il ritorno di Ant-Man sa come far divertire

Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ricordiamo che Ant-Man è un personaggio dei fumetti Marvel. Al cinema il Marvel Cinematic Universe è giunto al trentunesimo film di cui questa terza pellicola della saga dell'uomo formica è il primo film della cosiddetta «fase cinque» che ci accompagnerà, con altri cinque titoli, fino a settembre 2024. Il primo di questi sarà Guardiani della Galassia Vol. 3, in uscita il prossimo 3 maggio e che molto ha a che fare, per il tono ironico e «familiare», con le avventure dell'uomo formica.

Ma torniamo a questo Ant-Man and the Wasp: Quantumania la cui trama è semplicissima, quasi essenziale (d'altro canto si tratta di mettere le basi di una nuova e più ampia narrazione). I due supereroi, Scott Lang alias Ant-Man (interpretato da Paul Rudd) e Hope Van Dyne alias Wasp (Evangeline Lilly), insieme alla figlia di Scott, Cassie Lang (Kathryn Newton) e ai genitori di Hope, Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) e Hank Pym (Michael Douglas) si trovano quasi casualmente catapultati nel regno quantico. Alle prese con stranissime creature e, soprattutto, con il cattivissimo Kang il Conquistatore (Jonathan Majors) accompagnato dal suo spassoso lacchè M.O.D.O.K..

La costruzione di un mondo totalmente virtuale risulta tecnicamente abbastanza convincente anche se il paragone con quello di Avatar 2, ancora in sala, non depone a favore di Ant-Man che, però, svela un lato inventivo divertente e divertito, con ampie e confortanti citazioni degli ambienti di Star Wars, grazie al quale lo spettatore si gode le due ore di film che inizia e finisce come una commedia, con il supereroe protagonista ormai famoso che concede selfie.

Certo il film lancia anche messaggi, diciamo così, politici, con le formiche sempre rappresentate come rivoluzionarie e comuniste, ma è nella forza della tenuta della famiglia allargata - una solidità che non viene scalfita dal cameo di Bill Murray, che ha avuto una liason con il personaggio splendidamente interpretato da Michelle Pfeiffer che il film ha il suo cuore pulsante e universale.

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