Una ruota solare illumina la navata

Emblema della facciata gotica è il rosone, un vero coacervo di simboli. Ruota solare (illumina la navata, ma la sua funzione essenziale è di porre i devoti sub rosa, «sotto la rosa» facendone degli iniziandi), la raggiera di marmo ricorda il mandala, antichissimo cerchio meditativo dei mistici orientali, collegato al fiore di loto, che in occidente si trasforma nel sigillo femminile della rosa, nelle credenze pagane cara ad Afrodite, a Iside e alla dea frigia Cibele. Misteriosa in queste chiese la funzione del rosone nel transetto nord, che non è quella d’illuminare perché la luce solare non l’attraversa mai. Secondo gli alchimisti, completa, con il suo buio perenne, le fasi dell’Opera, che culminano nel bianco del mezzogiorno e nel rosso del tramonto. A sei petali, la rosa mistica ricorda il Sigillo di Salomone, la Sapienza, a sette ripete il numero sacro, a otto è immagine della rigenerazione.

Come aperta coppa, è un sostituto del Graal, il calice usato da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena, in cui sarebbe stato anche raccolto il suo sangue, da Giuseppe d’Arimatea, dopo la Crocifissione. Gli archetipi del rosone nell’architettura religiosa sono gli «occhi» delle basiliche romaniche del V-VI secolo.

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