Benvenuti a Sàrmede, paese di fiaba. Sàrmede è un borgo di tremila anime della campagna trevisana poco distante da Vittorio Veneto e Conegliano. Il suo nome non sarebbe oggi familiare se nel 68 tepán Zavrel, proveniente da una Praga messa a ferro e fuoco, non vi avesse trovato rifugio. Artista poliedrico e dalla magnetica personalità, Zavrel spostò nel centro veneto la sua dimora e il suo atelier. Per uno che ama lillustrazione infantile e concepisce la pubblica piazza come il cavalletto su cui issare tele di fantasia, non era cosa di poco conto.
Ventiquattro anni fa, con un gruppo di amici del posto che ancor oggi gli è fedele, Zavrel crea la prima mostra internazionale dellillustrazione per linfanzia. Sàrmede ospita così talenti italiani e stranieri e Zavrel comincia a usare i muri delle case per dipingere il suo mondo incantato. Oggi che Zavrel non cè più, Sàrmede «paese della fiaba» è diventato un marchio di fabbrica per le guide turistiche della zona: oltre ai disegni dellartista ceco, il paese vanta un municipio unico nel suo genere. Lo ha affrescato, in quella che gli illustratori chiamano «la Cappella degli Scrovegni della fantasia», il ceco Josef Wilkon, che ha realizzato dipinti a tinte vivaci dove tigri, orsi e grilli parlanti animano le volte e gli interni.
Ed è qui che, per il ventiquattresimo anno consecutivo, la Fondazione tepán Zavrel, grazie al volontariato e alla passione (peccato che nel ricco Nord Est nessuno sponsor privato si sia preso a cuore liniziativa) ha allestito «Le immagini della fantasia» (fino al 17 dicembre), la mostra più importante in Italia sullillustrazione per ragazzi. Una quarantina di artisti provenienti da oltre trecento Paesi sono rappresentati con le tavole più raffinate tratte da libri pubblicati nellultimo biennio: a Sàrmede, in un itinerario immaginifico per bambini e adulti, sono esposte le opere di illustratori italiani, francesi, tedeschi, austriaci, sudafricani, iraniani.
Con il raffinato artista slovacco Duan Kállay come ospite donore e una coloratissima sezione speciale dedicata allAfrica e alle sue tradizioni, la mostra ospita anche i migliori lavori dei partecipanti ai laboratori di illustrazione che durante lanno rendono Sàrmede la capitale italiana del disegno per ragazzi. Qui, dove tepán Zavrel trovò la quiete e la dimora ideale per la sua fantasia, si celebra limmersione in infiniti mondi fantastici dove la calligrafia delliraniano Ali Boozari si accompagna alla solarità della francese Sophie Fatus, le scenografie di Matteo Quarello si confrontano con le pennellate inquietanti dello spagnolo Pablo Auladell, i colori accesi di Beatrice Alemagna con il lirismo di Osamu Komatsu e poi con le divertenti, quasi caricaturali, intuizioni del belga Carll Cneut.
Arte bistrattata in Italia (mentre in Slovacchia, a Bratislava, le dedicano una Biennale), lillustrazione per ragazzi ci rivela della nostra epoca molto più di quanto immaginiamo. Su tutto, sogni e timori che solo i meno saggi tra noi si illudono di poter relegare allinfanzia.