L’ecografia è un ottimo strumento per una diagnosi precoce del tumore al rene.
Effettuarla almeno una volta l'anno rappresenta una semplice analisi per fare prevenzione. È possibile tramite essa controllare la presenza o meno di calcoli renali. Per non parlare di quanto sia di vitale importanza per prevenire il cancro. A confermare ciò è il professor Pierfrancesco Bassi, urologo, direttore dell'unità clinica di urologia e nefrologia del Policlinico Gemelli di Roma. Secondo il noto urologo non bisogna sottovalutare gli episodi di coliche renali. Possono rappresentare il primo segno rilevatore della presenza di un calcolo. Grazie a nuovi strumenti diagnostici si può risalire con facilità alle cause che le hanno provocate. È possibile persino focalizzare l’attenzione sugli eventuali fattori di rischio che scatenano la temuta calcolosi.
A dover fare un’ecografia una volta all’anno è soprattutto chi ha in famiglia qualcuno che soffre di calcoli. L'uso di questa diagnostica ha fatto raggiungere grandi successi nella lotta contro il cancro. Consente infatti di scoprire tempestivamente i tumori al rene, soprattutto quando sono ancora piccoli e curabili. Il tumore al rene nel 90% dei casi colpisce le cellule sulla parete dei tubuli renali che compongono i nefroni. In questo specifico caso di parla di adenocarcinoma renale e può presentarsi in diverse varianti. L'adenocarcinoma a cellule chiare è il il più frequente. Meno frequente è il sarcoma che origina dalle altre strutture del rene, come la capsula di rivestimento esterna.
Il tumore del rene è una patologia subdola. Il problema reale è che spesso non viene scoperta in tempo perché si suoi sintomi sottovalutati. Colpisce maggiormente gli uomini. Infatti in Italia lo scorso anno si stimano circa 12.600 casi. Nel dettaglio essi riguardavano 8.100 uomini e 4.500 donne. Un corretto stile di vita e smettere di fumare sono dei fattori utili per prevenire anche il tumore alla vescica. Oggi in urologia ci sono molti strumenti che permettono di fare diagnosi precoci e prevenzione.
Tra questi strumenti diagnostici importanti sono l'analisi dei valori del Spa (un enzima prodotto dalla prostata), l'ecografia transrettale e la risonanza magnetica prostatica multiparametrica. Sempre in campo urologico, il Dottor Bassi, consiglia in età adolescenziale di controllare che i testicoli non siano stati colpiti da varicocele. Quest’ultima ha degli effetti negativi sulla fertilità. Bisogna inoltre attuare comportamenti concreti miranti a prevenire determinate patologia sin da giovani.
Ad esempio in presenza di gonfiore ai testicoli è necessaria una visita urologica approfondita. Quando si è tempestivi la varicocele può essere operabile efficacemente. Se invece si cronicizza può provocare inevitabilmente l’infertilità maschile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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