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A San Francisco tante novità oltre alle icone senza tempo

La città sulla baia è puro fermento tra architetture d'avanguardia e quartieri emergenti. Al di là della Summer of Love

Elena Barassi

Be Sure to Wear Flowers in Your Hair, «Assicurati di mettere fiori nei capelli«, cantava John Phillips dei Mamas & Papas nel lontano 1967. Fu questo l'inno di una intera generazione che fece diventare in breve tempo San Francisco la capitale mondiale della controcultura. Quella che ancora si respira tra gli scaffali in legno, le foto in bianco e nero, i libri di Kerouac e le preziose prime edizioni della City Lights, la storica libreria simbolo della beat generation e della cultura alternativa statunitense fondata da Lawrence Ferlinghetti a North Beach. La Summer of love è forse un ricordo un po' sfocato nella metropoli californiana che oggi vive il sogno di giovanissimi milionari che comprano case da parecchi billions sulle colline di Nob Hill e Russian Hill. Solo pochi chilometri di distanza dalla Silicon Valley, sufficienti per comprendere che la Baia di San Francisco è il centro nevralgico di alcune tra le più potenti aziende statunitensi come Google, Apple, Tesla, Uber e Twitter.

«Oggi purtroppo la città vive una sorta di inaridimento culturale. C'è poco interesse da parte di questi giovani milionari verso l'arte e la cultura in genere», dice Marina Bianchi, ex gallerista, mentre ci inoltriamo all'interno del SFMOMA (www.sfmoma.org), il più grande museo d'arte moderna e contemporanea degli USA. Lascia sbalorditi l'architettura della nuova ala, che pur si integra perfettamente con la silhouette austera in mattoni rossi a firma di Mario Botta. Progettata dai norvegesi Snøhetta, è un inno alle nebbie che avvolgono spesso la metropoli californiana e alle acque cangianti della sua baia. Ma è anche un chiaro invito a rendere l'arte alla portata di tutti. All'interno un patrimonio di 33mila opere tra dipinti, fotografie, sculture, oggetti di design e perfino un giardino verticale con ben 16.000 piante. Spicca, su tutto, la collezione di più di 1.000 opere di Donald e Doris Fisher, i fondatori della catena di abbigliamento Gap, che da sole hanno un valore complessivo che va ben oltre il miliardo di dollari.

Ed è ancora l'arte contemporanea che vibra oggi a Dogpatch, a est di Potrero Hill, nel distretto di Waterfront Central. Qui i magazzini navali fanno da sfondo ad una vita culturale e mondana che fiorisce senza sosta. Si scopre il Museum of Craft and Design all'interno di un ex edificio industriale, oggi conosciuto come American Industrial Center, un vero e proprio hub di designer innovativi ed ispirazioni visive difficilmente replicabili. Oppure il Minnesota Street Project, fondato dai collezionisti Deborah e Andy Rappaport, un ambizioso progetto espositivo legato ai grandi nomi dell'arte americana con 10 gallerie permanenti. Impossibile però nella evergreen San Francisco non essere ammaliati dal fascino senza tempo di Alcatraz (www.alcatrazcruise.com), così austera, così solitaria mentre sullo sfondo si delinea l'imponente sagoma dell'iconico Golden Gate Bridge. Con Urban Hikers (www.urbanhikersf.com/hikes) si sale su fino a Twin Peaks, il luogo perfetto per ammirare la città in tutta la sua elegante bellezza. E poi giù verso Mission e Haight Ashbury dove splendidi capolavori di street art strizzano oggi l'occhio agli hipster californiani. Perché in fondo la City by the Bay, la città dell'economia 5.0, tollerante e cosmopolita con le sue icone senza tempo, è, come dicono qui, never the same always San Francisco. Si dorme nell'intima Suite Garden con annesso patio privato dell' Handlery Hotel (www.handleryunionsquarehotelsf.com, da 170 euro a camera a notte), storico indirizzo della città nella centralissima Union Square. A pochi passi soltanto l'atmosfera vietnamita degli anni '20 di Le Colonial è l'elegante parterre di una superba cena orientale. Mentre In Situ, all'interno del SFMOMA, è l'inno di chef Corey Lee ai piatti più iconici dei migliori chef del mondo.

Con la nuova tratta di Air Italy (www.airitaly.com/it-it, da 571 euro A/R), attiva 4 volte a settimana, si raggiunge San Francisco direttamente da Milano in sole 10 ore. E viaggiando in business class si ha la possibilità di testare il raffinato menù 100% italiano on demand. Ovvero quando si vuole e cosa si vuole. Il massimo del comfort! Info SF: http://it.sftravel.

com.

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