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In Sardegna la rimonta dell’anno Ballardini: «Come uno scudetto»

da Udine

Dato per spacciato a metà del libro - all'epoca erano soltanto dieci i punti in saccoccia - il Cagliari conquista, invece, il diritto a ripresentarsi nuovamente ai blocchi della prossima serie A, grazie ad un girone di ritorno a ritmo di Champions (30 punti, ma una gara ancora da disputare). Succede allo stadio "Friuli“, davanti a 150 fedelissimi impazziti, contro un'Udinese con la pancia piena per la raggiunta qualificazione alla Coppa Uefa. Questo non rovina, però, il racconto di una galoppata fantastica, che porta la firma di Ballardini, tecnico a suo tempo scaricato dall'umorale presidente Cellino e poi richiamato al capezzale di una formazione agonizzante. «E' come aver vinto uno scudetto - "esagera" il mister - ma ci ho sempre creduto, perché sapevo di avere tra le mani una formazione di valore». Puntellato al mercato di riparazione con il portiere Storari (prelevato dal Levante) e con il "trecante" Jeda, il Cagliari non si è mai sistemato in trincea: ha espresso un gioco di qualità, appoggiato sull'esperienza di Lopez, Conti e Biondini, rivitalizzato dal moto perpetuo del cagliaritano purosangue Cossu, e impreziosito dai 10 gol di Acquafresca, attaccante dal passaporto sospeso tra Polonia e Italia.

Il futuro? «Sono grato al presidente per avermi dato questa chance, ma non mi sembra il momento di parlarne», passa e chiude Ballardini, perfettamente conscio di aver realizzato l'impresa dell'anno.

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