Roma

Scuole d’arte e di mestieri per tutti

A Roma nel 2011 si potrebbe celebrare anche un anniversario tutto capitolino, i 140 anni dalla fondazione delle “Scuole serali”, ora chiamate “Scuole d’arte e di mestieri”, poco conosciute dal grande pubblico, ma molto dagli appassionati e apprezzate da storici e critici d’arte. Con un’offerta formativa che costituisce una felice sintesi tra tradizione e innovazione, in grado di offrire risposte concrete ai bisogni formativi della società contemporanea e al mondo del lavoro.
«Le scuole di arti e mestieri sono un fiore all’occhiello del Comune e l’amministrazione è intenzionata a far sì che continuino a essere un punto di riferimento e una risorsa per Roma», dichiara l’assessore alle attività produttive e lavoro Davide Bordoni. E quindi a finanziarle. È di questo giorni il delicato passaggio del bilancio in Campidoglio. La speranza è un milione e 200mila euro come negli anni scorsi.
Le “Scuole serali per artieri”, racconta in un volumetto del Campidoglio Stefania Severi, sorsero all’indomani della proclamazione di Roma capitale, quando la città contava 200mila abitanti, per iniziativa di un gruppo di intellettuali e artisti attivi nel Consiglio comunale che intendevano migliorare la preparazione dei giovani apprendisti impegnati durante il giorno nel lavoro.
La sera avevano la possibilità, apprendendo nozioni di disegno, matematica, fisica, chimica e altro ancora, di incrementare le loro capacità professionali. Nel ’71 viene istituita a piazza S. Paolo alla Regola la prima scuola, intitolata a Nicola Zagaglia, un operaio inventore di macchine per l’edilizia che divenne capo degli operai della Fabbrica di S. Pietro. La scuola doveva “provvedere all’istruzione tecnica-professionale, alla cultura artistica, nonché all’elevamento dell’educazione morale...» è scritto nell’atto costitutivo della “Scuola Ettore Rolli” che viene istituita nel 1875.
Nel 1885 viene aperta la terza che diventerà la “Scuola delle arti ornamentali” di via S. Giacomo, la più nota anche per la posizione a due passi da piazza del Popolo e recentemente restaurata. Nel 1917 infine a viale Glorioso apre la “Scuola per la chimica industriale”, poi chiamata “Scienza e tecnica”. La prima donna s’iscriverà nel 1898.
Se all’inizio la scuola è indirizzata ai ragazzi, man mano che il tempo passa si fa largo un’utenza sempre più vasta e differenziata. Oggi che gli apprendisti sono quasi scomparsi dal panorama sociale, le finalità per cui vennero istituite le scuole serali non valgono più. Ma le scuole vivono una rinnovata giovinezza aprendosi alle istanze di persone di tutte le età, giovani meno giovani, italiani e stranieri, colti e incolti, ma tutti animati dalla stessa passione, conoscere modi nuovi per esprimersi e tecniche artistiche che sarebbe difficile imparare altrove.
«Ci sono ragazzi che fanno le superiori, pensionati, funzionari di banca, un ingegnere che progetta missili e gente che lavora e si sacrifica, questo è il bello di questa scuola», racconta Giovanni Arcangeli affermato pittore che insegna da trent’anni al S. Giacomo. Orari differenziati e 150 corsi diversi, annuali, biennali, triennali, dall’affresco all’arazzo, alla decorazione e stampa su tessuto, al restauro di materiali antichi, alle tecniche orafe che hanno una grande tradizione nel territorio romano, fino alle moderne tecniche di web design e web master.
Le scuole - che l’anno scorso hanno avuto 1400 iscritti, 24 gli insegnanti di ruolo più una settantina di libero-professionisti - offrono la possibilità di scegliere fra diversi pacchetti orari (150, 300 e 450 ore) differenziati nei costi e correlati al reddito (da un minimo di 38 euro a un massimo di 464, iscrizioni aperte fino a esaurimento posti). Sono state frequentate da artisti famosi come Umberto Boccioni Gino Severini, Mario Mafai, da scrittori come Libero Bigiaretti, da architetti come Armando Brasini, autore fra l’altro della cripta del Milite Ignoto. Qualificato anche il corpo docente. Ne hanno fatto parte Luigi Bazzani, Giuseppe Cellini, Ettore Ferrari.
Per informazioni 060606, www.comune.roma.

it e direttamente alle scuole.

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