Serialità

Una commedia apocalittica. Su Amazon Prime Video c’è "La classe del 2007"

Un ritrattto dissacrante e pieno di nevrosi sul mondo delle donne. La serie è in streaming dal 16 marzo

Una commedia apocalittica. Su Amazon Prime Video c’è "La classe del 2007"
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In un’ottica sempre più espansiva e alla ricerca di storie al limite tra realtà e (lucida) follia, è impossibile non aprire una parentesi su una serie tv di Amazon Prime Video che è in streaming dal 16 marzo. Si intitola La classe del 2007. Non sta facendo molto parlare di sé, purtroppo, eppure merita di essere conosciuta per due motivi ben precisi: è una commedia nerissima sul mondo che stiamo vivendo e, allo stesso tempo, è un racconto che analizza le difficoltà dell’amicizia tra donne. E La classe del 2007 cerca di unire questi due temi inscenando persino un’apocalisse, in cui la Terra sta man mano sprofondando, lasciando attorno a lei solo acqua putrida, morte e distruzione. Ma, non è una serie post-apocalittica e che cerca di spiegare a fondo cosa c’è dietro così evento così tragico. Anzi, a prevalere sono proprio i temi della commedia e il ritratto per nulla edulcorato di un gruppo di donne disilluse e sull’orlo di una crisi di nervi.

Amazon Prime Video, si sa, è un colosso dello streaming che sta ampliando con calma il suo catalogo. Dai grandi film ai cult che tornano in tv, le serie inedite vengono curante con dovizia, anche solo per dare al pubblico l’alternativa di poter scegliere. La classe del 2007 è solo una delle tante produzioni che fanno splendere i contenuti della piattaforma. C’è ad esempio la generazione di Harlem (che occhieggia a Sex and The City) o il recentissimo Ragazze Elettriche Tutte queste serie tv hanno un comune denominatore: raccontare l’universo femminile con garbo e con un pizzico di spregiudicatezza. E ora vi spieghiamo come questa frizzante commedia (che non è per tutti) può diventare con il tempo un piccolo ma grande cult.

Una rimpatriata tra liceali che si trasforma in… qualcosa di ben peggiore

Tutto ha inizio nel momento in cui Zoe cerca di sfuggire alla gogna mediatica causata da una sua partecipazione a un reality show. Un video in cui lei è protagonista diventa virale sui social, e per questo motivo si rifugia nella vecchia casa in montagna dei genitori. Sei mesi dopo è costretta di nuovo alla fuga. La Terra comincia a tremare, frana su se stessa, e un’onda anomala comincia a risucchiare tutto ciò che trova di fronte. Zoe, neanche a dirlo, si rifugia nella sua vecchia scuola in cui, proprio in quei momenti così febbrili, si è stata organizzata una rimpatriata con tutti gli ex alunni nel decennale della fine del liceo. Qui Zoe incontra tutte le sue amiche, in particolare Amelia, che all’epoca era sua best friend. Poco dopo, la terra comincia a franare di nuovo e la scuola resta isolata da tutto e da tutti. La montagna diventa un lembo di terra in mezzo a un mare di acqua. Sopravvivere è l’obbiettivo di tutti, ma ancor di più, è cercare di trovare un equilibrio e mettere da parte rancori e malumori che si sono covati negli ultimi dieci anni

Una stramba lettera d’amore all’universo femminile

Di sicuro è una serie fuori dagli schemi quella di Classe 2007. Miscela tante storie, tanti stili di vita, ma alla fine prevale una chiara e ben mirata satira sul mondo delle donne e, soprattutto, sull’amicizia tra donne. Un mix inusuale, questo non lo si può negare, ma che al tempo stesso funziona perché regala alla serie tv una chiave di lettura diversa dal solito. Guarda alla nostra contemporaneità, a un mondo che si sta disgregando (non solo materialmente), ma guarda anche al cuore delle donne, facendo emergere tutte le nevrosi, i pregi e i difetti di un gruppo di ragazze insoddisfatte dalla vita e che, per di più, sfuggono da loro stesse. Quella rimpatriata, che si consuma nel momento peggiore, mette in mostra la fragilità di Zoe, di Amelia e tutte quelle donne, di fatto, che dalla vita non hanno avuto proprio niente. Né gioia né dolori, né felicità, né rimpianto. Solo tanta tristezza.

E quel problema dei cambiamenti climatici

La serie è sì una lettera d’amore (e di odio) al mondo delle donne ma riflette inconsapevolmente sulla crisi ambientale e su una natura che si sta rivoltando contro l’uomo. La classe del 2007, infatti, propone anche questo sguardo. A un mondo che corre veloce e che rincorre il progresso, si contrappone una visione di una realtà ben diversa in cui ciò che abbiamo potrebbe sparire da un momento all’altro. La serie si sofferma proprio su questo punto e mette in evidenza le difficoltà che abbiamo nel preservare il mondo che viviamo. E la serie non cerca di trovare una soluzione, anzi pone più domande che risposte.

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Sarcasmo? Sì, grazie

Ammettiamo che La classe del 2007 è un prodotto originale – sotto certi aspetti – ma sotto altri punti di vista cade vittima di errori grossolani, come una poca attenzione a una trama coesa e una caratterizzazione dei personaggi che, a primo impatto, risultano un po' stereotipati. Più che altro, a rendere la visione piacevole e accattivante è il suo sarcasmo e l’umorismo nero che diventa parte integrante del racconto. Forse, senza di lui la serie non avrebbe avuto lo stesso appeal.

Perché vedere La classe del 2007

Non è una serie adatta a tutti, o meglio, non è un prodotto che potrebbe piacere a chi cerca una linearità nei contenuti e chi cerca un intrattenimento più leggero. Qui vince la comicità dissacrante, la critica sociale e la satira sul mondo di oggi. Piace proprio per questo e merita di essere vista anche solo per conoscere più affondo l’anima inquieto delle donne.

Come vedere gli episodi di La classe del 2007

Gli episodi che compongono la prima stagione sono in streaming dal 16 marzo su Amazon Prime Video.

La serie tv può essere vista sottoscrivendo un abbonamento oppure con un periodo di prova gratuita di 30 giorni cliccando qui.

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