Sport

La Signora domina il Torino. E Buffon festeggia il record

Poker Juve nel derby, ma è polemica per un gol annullato. E Gigi Buffon segna i 974 minuti di imbattibilità

La Signora domina il Torino. E Buffon festeggia il record

Lo sfortunato ko di Monaco non lascia strascichi sul morale della Juventus che vola col vento in poppa stravincendo il derby e festeggiando così il record di imbattibilità di Buffon, che cancella Sebastiano Rossi con un’impresa che resterà negli annali più dello scudetto che i bianconeri si avviano a conquistare.

In attesa del posticipo del Napoli, che ha fatto adirare Sarri e a Milan-Lazio che chiuderà la giornata, la Juve asfalta il solito Torino generoso, ma restano veementi le polemiche perché viene annullato a Maxi Lopez il gol del momentaneo 2-2 che era regolare. Si mette subito bene la domenica della Juve perché Buffon fa passare senza danni i 3’ che lo separano dal record, poi scintille tra Glik e Lichsteiner, ma la squadra piazza un 1-2 micidiale: Pogba trova una parabola magica su punizione, poi Khedira apre la difesa granata come il burro e la gara sembra chiusa col rammarico per l’uscita per infortunio di Dybala. Poi Bruno Peres si procura un rigore che Belotti trasforma fermando a 974’ il record di imbattibilità di Buffon. Juve in blackout e il brasiliano pesca Maxi Lopez che segna, ma il gol viene ingiustamente annullato per fuorigioco. Ma la Juve si scuote e innesta il turbo: Pogba inventa per Morata che insacca con un tocco morbido. Il Toro sfiora un altro gol con Maxi Lopez, poi ancora Morata fissa il 4-1 sugli sviluppi di una punizione di Pogba. Rosso diretto infine per Khedira per qualche parola di troppo a Rizzoli.

A festeggiare è anche la Roma perché dopo il pari con l’Inter di ieri, rimane a -5 anche la Fiorentina che non riesce a infrangere il muro del Frosinone: a fine primo tempo palo di Kalinic e traversa di Borja Valero nella stessa azione, poi prodezza di Leali di Vecino. Ma il Frosinone poi attacca a testa bassa e si crea alcune situazioni di pericolo con la traversa colpita da Kragl con un tiro violento.

Si infiamma la lotta per la salvezza perché il Carpi scavalca Frosinone e Palermo vincendo una gara basilare che condanna il Verona: emiliani in vantaggio con uno slalom irresistibile di Di Gaudio, poi pari di testa di Ionita, ma appena entrato Lasagna disegna una parabola splendida su punizione confezionando una vittoria che vale doppio. Il Verona lotta ma commette i soliti errori, a questo punto la retrocessione appare inevitabile.

Riscatto che salva la panchina di Reja per l’Atalanta che approfitta di un Bologna ormai pago per la salvezza virtualmente raggiunta: fa tutto l’ex Diamanti che crea un assist che Gomez non spreca, poi confeziona il raddoppia proiettando i bergamaschi in una zona più tranquilla.

Fa un passo in avanti l’Udinese che con De Canio al posto di Colantuono guadagna un punto a Reggio Emilia: va in vantaggio subito con Zapata poi alla distanza il Sassuolo agguanta il pari con Politano.

Non riesce alla Sampdoria di recuperare la gara col Chievo: veneti in vantaggio con Meggiorini, poi rigore sbilenco di Birsa e liguri in difficoltà. Secondo tempo garibaldino ma il Chievo regge e per Montella è un nuovo passo falso.

Dopo Pasqua diventerà avvincente la lotta salvezza con Frosinone, Palermo, Carpi e Udinese in quattro punti per evitare di fare compagnia al Verona nel prossimo campionato cadetto.

Commenti