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Un simbolo nella lotta per i diritti umani

Condannato a undici anni di prigione per 'adesione alla "carta 08", in cui chiedeva democrazia e libertà per il proprio Paese, Xiaobo fu arrestato già nel 1989, dopo i fatti di Tienanmen e rinchiuso nei campi di rieducazione tra il 1996 e il 1999. I suoi libri, censurati in Cina, vengono diffusi a Hong Kong

Un simbolo nella lotta per i diritti umani

Milano - Il premio Nobel per la Pace, Liu Xiaobo, 55 anni, intellettuale, è uno dei più importanti attivisti per i diritti umani in Cina. Per questa sua battaglia è detenuto in un carcere nel nord della Cina dal 2008. Il 25 dicembre scorso è stato condannato a 11 anni di reclusione per "istigazione alla sovversione del potere dello Stato", per aver firmato, nel 2008, la "Carta 08", un appello per la richiesta di riforme politiche. Il documento chiedeva l’estensione delle libertà politiche e la fine della sovranità del Partito comunista cinese. È stata firmata da più di trecento persone, compresi alcuni dei principali intellettuali del Paese. Pubblicata successivamente su internet, ha raccolto migliaia di firme. La sua condanna fu energicamente denunciata dalle organizzazioni di difesa dei diritti umani e dai Paesi occidentali.

Arrestato nel 1989 In precedenza Liu Xiaobo era stato arrestato diverse volte per le sue idee e per le critiche al regime comunista. Nel 1989, di ritorno dagli Stati Uniti, dove aveva insegnato alla Columbia University di New York, partecipa al movimento democratico di piazza Tienanmen. Arrestato dopo la repressione del movimento studentesco, Liu Xiaobo passerà un anno e mezzo in prigione senza mai essere stato condannato.

Nei campi di rieducazione Tra il 1996 e il 1999 ha nuovamente problemi con il regime e viene rinchiuso in un campo di rieducazione per aver chiesto una riforma politica e la liberazione di tutti i detenuti arrestati durante il movimento del giugno 1989. Cacciato dall’università normale di Pechino, dove insegnava, diventa una delle figure di spicco del Centro indipendente Pen Cina, associazione di scrittori cinesi.

Libri censurati I suoi libri, malgrado non siano pubblicati in Cina, vengono diffusi comunque a Hong Kong. In una recente intervista Liu Xiaobo ha affermato di sperare in una democratizzazione progressiva della Cina. "Progredirà lentamente, ma la richiesta di libertà, non solo da parte della gente normale ma anche dai membri del Partito, non sarà facile da contenere".

Liu Xiaobo è sposato e non ha figli.  

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