Il social network per adottare bimbi a distanza

Il nome è ambizioso e frizzante, il messaggio una piccola rivoluzione. «Moltiplicamore» è la piattaforma italiana nata da un'idea di Paolo Ferrara (responsabile della comunicazione di Terre des hommes, fondazione umanitaria) insieme con Seed, spin-off dell'università di Lugano, che facilita le adozioni a distanza di gruppi di persone, aziende. Sessantacinque paesi del Terzo Mondo, luoghi che paiono dimenticati e diventano raggiungibili in pochi rapidi clic. Terre nelle quali, racconta Paolo Ferrara «vogliamo evitare che alcuni bambini seguano le sorti dei loro fratelli. In Bangladesh stiamo seguendo una ragazzina di dieci anni: nella sua famiglia, di altri quattro figli, la sorella maggiore è stata costretta a sposarsi a tredici anni».
È così che l'algebra e l'amore si fondono in un progetto che tutti, con un contributo di 15 euro, possono offrire facendo squadra (e raggiungendo il tetto di 75 euro, cioè il «tesoretto» da cui parte un'adozione a distanza). Cure mediche, istruzione, fabbisogno alimentare: tutto ciò che serve alla sopravvivenza, con la possibilità di scegliere in quale paese intervenire, se aiutare un bimbo di sesso maschile o femminile. Moltiplicamore.org, mette a disposizione diverse modalità di adesione, i referenti per ciascun Paese, immagini create dai bambini, un pratico tutorial su youtube che spiega come organizzarsi ed eseguire le donazioni. E l'occasione di socializzare, facendolo, anche con donazioni di due euro. «L'Italia è un Paese generoso - prosegue Ferrara - ma la crisi rende tutto difficile.

Inoltre, chi di noi non usa i social network? La nostra idea è nata così, punta soprattutto ai giovani e moltissime sono le aziende che hanno già aderito».

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