Roma

Sosta scontata, ma non per tutti

Sosta scontata, ma non per tutti

Silvia Marchetti

Alcuni cittadini sono più uguali di altri. Soprattutto se di un certo schieramento politico. Il caso-Aventino ne è l’esempio lampante: la riduzione della sosta tariffata, avvenuta due settimane fa con un «blitz» della Sta, è stata eseguita sotto pressante richiesta dei lavoratori della zona. I dipendenti degli uffici comunali di via dei Cerchi, della Bnl e della Fao l’hanno così avuta vinta sui residenti, che ormai non riescono più a trovare parcheggio. La tariffazione, dopo neanche un mese dall’entrata in vigore, è stata ridotta da un euro a 50 centesimi per la prima ora, mentre per dodici ore consecutive si pagano solo 2 euro e per sedici ore 3 euro. Lungo Circo Massimo il parcheggio è addirittura gratis. Una parcometratura ormai definitiva: agli adesivi recanti la nuova fascia oraria la Sta ha sostituito ieri nuove segnaletiche. L’Aventino è tornato a essere un parcheggio di scambio. Un’anomalia rispetto al resto della città, che azzera la crociata del Campidoglio in nome dell’ordine e della quiete degli abitanti. Addirittura per gli ospedali si continua a pagare 1 euro/ora. Il responsabile traffico del sindaco ha annunciato una riduzione solo a partire da dicembre e iniziando dal Policlinico, mentre per l’Aventino il «taglio» è stato alquanto rapido. Perché?
Il Campidoglio ha dovuto fare marcia indietro, pressato soprattutto dalle lamentele dei lavoratori costretti a sborsare (come qualsiasi altro cittadino) un euro a ora per tenere parcheggiata la macchina durante la giornata. Dipendenti che lavorano proprio per l’Anagrafe comunale e altri invece per una banca. A confermare questa storia è Emiliano Pittueo, assessore Ds all’Ambiente in I Municipio. «Ci sono state delle forti proteste da parte dei lavoratori della Fao, della Bnl e degli uffici comunali - spiega -. A settembre, durante la Festa dell’Unità, alcuni di loro hanno presentato all’assessore comunale alla Mobilità Calamante una petizione spontanea con la richiesta di un provvedimento sulle strisce blu meno rigido». Richiesta accolta: il Comune si è macchiato così di un «piccolo» conflitto d’interesse.
L’introduzione della sosta differenziata ha messo in imbarazzo il municipio. «Siamo molto sorpresi per le sostanziali modifiche negli orari e nella tariffa, non c’è dubbio che si tratti di un caso molto particolare», confessa Pittueo, aggiungendo tuttavia che le strisce blu sono materia esclusiva del Campidoglio. Nella delibera del 25 ottobre, l’assessorato alla Mobilità giustificò il «blitz» sostenendo che l’Aventino è una «zona marginale» con pochi residenti e attività commerciali.
Sta di fatto che il rione è precipitato di nuovo nel caos. Non solo la viabilità è stata stravolta, ma gli abitanti sono costretti a (ri)mettersi la macchina in tasca e minacciano di ricorrere al Tar. «Siamo tornati alla situazione di prima: parcheggiare è impossibile», denuncia Mariateresa Zacconi del comitato Ripa. Fabrizio Sequi, consigliere di Forza Italia in I municipio, ha presentato a riguardo un’interrogazione urgente: «Ben venga una riduzione di tariffa se va incontro ai cittadini, ma se a rimetterci sono solo i residenti allora tutta la politica comunale sulle strisce blu viene snaturata».

Ancora una volta, il Campidoglio ha dato prova che esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B.

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