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Spalletti prova a resistere: «Non è tutto da buttare»

da Siena

Per Spalletti la sconfitta ci sta, ma non è del tutto meritata: «Soprattutto nel primo tempo potevamo andare in vantaggio, abbiamo avuto due o tre occasioni importanti non sfruttate a dovere, c’è stata poca lucidità, mentre il Siena si è rivelata una squadra molto organizzata, che non ci ha concesso molto e in questi casi, se fallisci le poche opportunità che hai, poi non te ne capitano più», ammette il tecnico giallorosso, che esce battuto per la terza volta in terra senese. «Una maledizione quella di Siena? No, qui a volte abbiamo anche vinto. Il problema piuttosto è che loro erano in ottime condizioni fisiche, sono stati bravi a farci gol nello stretto e a metterci in difficoltà con le ripartenze. Le espulsioni? Ovviamente ci hanno penalizzato, ma anche in nove abbiamo sempre cercato il pareggio. Questo è positivo. Abbiamo subito una brutta sconfitta, insomma, ma non è tutto da buttare via», conclude.
Dopo l’espulsione di Mexes, però, si è messo le mani in testa: «Non per disperazione, ma perché capivo il momento difficile del ragazzo. Era affaticato e questo non aiuta a valutare le situazioni, mi dispiace per lui che ora è davvero affranto, anche se non è nuovo a certe reazioni», spiega il tecnico toscano. «In realtà, però, siamo andati in difficoltà perché non siamo riusciti ad alzare il ritmo della partita, occorreva essere più veloci per esaltare le nostre qualità tecniche, invece abbiamo subito il Siena, sbagliando ottime occasioni da rete. Abbiamo fraseggiato troppo e senza reattività, mentre loro erano rapidi. Insomma è un momento così così. E poi tra infortuni e squalifiche non ho molti giocatori a disposizione, spero di recuperarne qualcuno nelle prossime due settimane, perché altrimenti è difficile preparare le partite in modo adeguato».
Nonostante la classifica zoppicante, però, Luciano Spalletti non ritiene che per la Roma il campionato sia ormai chiuso: «La stagione è ancora lunga, i punti in palio sono tanti, il problema è caso mai affrontarla con gli uomini necessari. È una situazione dalla quale bisogna uscire attraverso il gioco. Spero almeno di recuperare alcuni giocatori dopo la pausa», conclude.
Raggiante invece il tecnico del Siena Marco Giampaolo: «Siamo riusciti a fare esattamente la partita che avevamo preparato – esordisce – restando sempre concentrati come è indispensabile di fronte ad avversari forti come la Roma. Il merito è tutto della squadra, che ha giocato un incontro straordinario facendo pressing alto e restando molto corta. Puntavamo sulle ripartenze di Maccarone, Frick e Kharja e oggi i risultati si sono visti. Altre volte è andata meno bene, ma il nostro gioco è questo, anche in trasferta non abbiamo mai fatto barricate, affrontando chiunque a viso aperto». Giampaolo tuttavia non si illude sul prosieguo del campionato: «La salvezza? Va costruita partita dopo partita, affrontando nel modo giusto tutti gli avversari, anche se indubbiamente andare alla pausa con otto punti ci rende molto più tranquilli». Una squadra perfetta oggi? «Nell’insieme sì, siamo andati molto bene – dice – ora è il momento di mettere a punto i dettagli».
Finale poco edificante fuori dallo stadio: quattro ultrà romanisti sono stati arrestati per non aver rispettato l’alt della polizia ed aver tentato addirittura di investire un agente per fuggire.

Uno degli arrestati, l’uomo che era alla guida della vettura, è accusato di tentato omicidio.

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