Cultura e Spettacoli

Adriano Bettinelli: "La Celentano ad Amici fu dura, ma sono ancora qua"

Il ballerino dell'ottava edizione del talent di Canale 5, di strada ne ha fatta tanta ed è tra i più stimati nel mondo della tv e non solo. Adriano è il protagonista della nostra rubrica “Gli ex di Amici”

Adriano Bettinelli: "La Celentano ad Amici fu dura, ma sono ancora qua"

Con il suo ciuffo, l'aria da spavaldo e la bravura nella danza ha conquistato tutti all'ottava edizione di “Amici di Maria De Filippi”, annata 2008/2009. Poi Adriano Bettinelli si è rimboccato le maniche e da lì non si è più fermato tra “Ciao Darwin”, il Festival di Sanremo, il musical “Romeo e Giulietta”, “Wind Music Awards”e tanto altro. Ora è nel corpo di ballo e assistente coreografo per “20 anni che siamo italiani”, lo show di Vanessa Incontrada e Gigi D'Alessio. Determinato, geloso della sua indipendenza e ambizioso, Adriano pensa al suo grande sogno americano. Il ballerino è il protagonista della nostra rubrica “Gli ex di Amici”.

Quando è iniziata la tua passione per il ballo?

“Grazie a mia sorella, che ha dieci anni più di me, che faceva danza moderna. L'ho seguita spesso nelle gare e piano piano mi sono appassionato e ho accarezzato l'idea di lanciarmi nel mondo della danza. Non facevo sport, non facevo nulla, ma amavo moltissimo la musica e il ritmo. Anche quando stavo a casa da solo istintivamente mi veniva di scatenarmi a suon di musica. Avevo solamente dodici anni”.

Ti sei iscritto a scuola di danza?

“Già ed ero l'unico ragazzino in mezzo a una classe di sole donne. 'Amici' ha sdoganato la danza nel mondo maschile presso il grande pubblico, ma allora erano altri tempi”.

È stato difficile?

“Sì, a scuola sono stato preso in giro e ho avuto qualche piccolo problema. Ma sono andato avanti lo stesso”.

Perché hai deciso di partecipare ad Amici nel 2008-2009?

“In Italia 'Amici' rappresentava e rappresenta ancora oggi una enorme opportunità. Avevo solo 20 anni allora ed per me è stata una vetrina gigantesca e un'ottima scuola”.

Cosa ricordi di quell'esperienza momenti belli e momenti difficili?

“L'enorme emozione quando sono entrato a scuola, per me era come aver preso la certificazione ufficiale che ero un ballerino. Ma poi anche il Serale al mitico Teatro 5 di Cinecittà con una botta di adrenalina assurda. Tra i momenti difficili ricordo il rapporto conflittuale con Alessandra Celentano, non ero il suo ideale di ballerino. Sono stato sotto il suo giudizio e le critiche sempre, fino all'ultimo. Quando sono uscito dal serale mi ha detto: 'Adriano non ha neanche le sembianze del ballerino'”.

Una bella botta, ci vogliono spalle larghe per sostenere tutto questo...

“Già, ma sono molto legato alla mia famiglia. Loro mi hanno sostenuto sempre in qualsiasi momento. Nonostante tutto e tutti, considerando che al Sud certamente sulla questione di avere un figlio maschio ballerino in famiglia magari veniva capito meno. Mio padre stesso non si è mai opposto e mi ha sempre sostenuto. Sono stato fermo per quasi un anno a causa di un ernia al disco. Invece di fami desistere persone mi incitavano sempre: 'Dai, tranquillo che ce la fai!'”.

Sui social è ormai famosa la tua amicizia con Andrea Dianetti, attore della quinta edizione di “Amici”. Pregi e difetti?

“Il povero Dianetti (ride. Ndr)! Proprio quest'anno si festeggia dieci anni di amicizia. Ci siamo conosciuti alla festa di Gala dei 30 anni del giornalino Cioè. Lui era il presentatore, mi ha intervistato e ci siamo ammazzati dal ridere perché abbiamo la stessa comicità e lo stesso modo di scherzare. A differenza sua, io sono un cane sciolto così sono passati un paio di anni prima di rivedersi, piano piano ci si siamo ritrovati e oggi siamo come due fratelli. Siamo molto diversi su alcune cose e anche come approccio alla vita, in generale, ma poi ci vogliamo bene e tra noi siamo talmente diretti che è una costante nella mia vita. Il suo difetto? Permaloso da morire anche se in alcuni momenti della sua vita si ammorbidisce, ma in altri...”.

Ultimamente sei stato anche in America perché?

“Sto cercando di acchiappare il mio ultimo e più grande sogno, ossia quello di lavorare negli States. È un canale aperto. Sono tornato a lavoro a Milano per lavorare a '20 anni che siamo italiani' poi andrò a Roma per spupazzare il mio nipotino che è nato ad agosto e a gennaio - a meno di cose molto grosse in Italia – tornerò in America”.

Sei nel corpo di ballo di "20 anni che siamo italiani", un bilancio di questa esperienza e come ti sei trovato con Gigi D'Alessio e Vanessa Incontrada?

“Mi sono trovato molto bene e ho avuto la fortuna di fare assistente alla coreografa Dalila Frassanito, che stimo moltissimo e mi ha dato la grande possibilità di stare dall'altra parte. È una cosa molto bella, sto ancora più a contatto con gli artisti e gli autori ed è un motivo di crescita. Gigi e Vanessa sono persone super tranquille educate e disponibili”.

Anni fa hai dichiarato: “Tendo a ritagliarmi degli spazi per me che mi portano anche ad allontanare le persone a cui voglio più bene”. Sei cambiato?

“Lo dissi ai tempi di 'Amici'. No, se vogliamo sono anche peggiorato (ride, ndr). Sono geloso della mia indipendenza. Sono stato fidanzato sei anni e mezzo e sono 4 anni che sono single. Faccio fatica a condividere la mia vita con una donna, stare con una persona è alla fine un compromesso. Sono molto geloso al momento dei miei spazi e ancora di più in questa fase della mia vita, sono concentrato su di me stesso. Non mi accontento e non concepisco che stare con una persona sia accontentarsi o andare avanti per inerzia. Sono esigente”.

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