Cultura e Spettacoli

Aglio nella amatriciana? "Mai". Zingaretti ironizza su Twitter sulla gaffe di chef Cracco

Dopo la replica del Comune di Amatrice allo chef Carlo Cracco, arriva il post ironico del governatore del Lazio

Aglio nella amatriciana? "Mai". Zingaretti ironizza su Twitter sulla gaffe di chef Cracco

Scoppia un caso sull’aglio. Si, proprio quello che tutti noi usiamo in cucina. Ma non si tratta di un ingrediente da sottovalutare se si parla di amatriciana. La ricetta, infatti, diventa un caso regionale. "L'aglio nell'amatriciana mai. E nemmeno la cipolla, come fa qualcuno :-) #SaporiLazio". Parola del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.

Così, dopo la replica del Comune di Amatrice allo chef Carlo Cracco, arriva il post, ironico, di Zingaretti su Twitter. E la polemica si fa piccante.

Tutto era nato sabato sera, quando il noto e apprezzato chef, Carlo Cracco, ospite nel programma televisivo di Maria De Filippi C’è posta per te, ha indicato tra gli ingredienti dell'amatriciana "l'aglio in camicia". Apriti cielo.

Amatrice ed i suoi cittadini sono insorti contro il custode del fuoco sacro della cucina. Infatti, il Comune di Amatrice ha risposto alla gaffe di Cracco con una nota: "Ricordiamo che gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino". E poi aggiunge: ''Siamo sicuri che da parte del celebre chef sia stato un "lapsus", vista la sua storia professionale ed anche la sua capacità di stare al gioco, pubblicizzando una nota marca di patatine. Ribadendo che siamo certi della buona fede del noto chef, siamo convinti che lo stesso abbia comunque piena libertà di inserire "l'aglio in camicia" nel sugo da lui preparato, e siamo ancora più convinti che tale sugo potrà anche essere buono, ma non lo si può chiamare Amatriciana". E per concludere c'è anche l'invito rivolto al cuoco: "Il Comune di Amatrice sarà ben lieto di ospitare lo chef Carlo Cracco nei luoghi dove ha avuto origine il "primo" piatto più famoso al mondo". Amatrice non è nuova a battaglie sulle tradizioni e in passato il sindaco Sergio Pirozzi era finito sulle pagine dei quotidiani per aver difeso la reputazione del suo comune dall'utilizzo dispregiativo del termine "all'amatriciana".



Il peperoncino, oltre alla pasta, condisce anche la polemica.

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