Al Bano: incendio doloso danneggia la casa di Cellino San Marco

Alle 4 di oggi qualcuno di cui non è ancora stata identificata l’identità ha appiccato un incendio alla casa natale di Albano Carrisi; il cantante, che si trova al momento a Milano per le registrazioni dello show televisivo "Signori e signore: Albano e Romina Power", è stato subito raggiunto al telefono dalle Autorità.

La casa si trova in via Giuseppe di Vittorio a Cellino San Marco, paese di origine di Al Bano, e fortunatamente non è abitata da tempo, nonostante il grande valore affettivo che ha per il cantante pugliese; qui sono state infatti registrate alcune interviste televisive amarcord che raccontano la sua infanzia e i primi passi nel mondo della musica. Secondo la ricostruzione fatta dalle autorità sopraggiunte sul luogo, le fiamme si sono sviluppate nella notte, intorno alle 4, carbonizzando il portone d’ingresso.

Grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco, l’incendio non ha provocato danni significativi a persone o a cose; la casa era infatti confinante con un negozio di fiori e con altre abitazioni che non hanno subito danni. Secondo i Vigili del fuoco, le cause dell’incendio sarebbero dolose, dal momento che nei pressi dell’abitazione sono state rinvenute tracce di benzina, che farebbero pensare a un tentativo di furto o una vendetta nei confronti del cantante di Cellino San Marco; in attesa di identificare i responsabili, i filmati delle telecamere di sorveglianza sono attualmente al vaglio delle forze di polizia.

"Per me è uno sfregio, doloroso e morale, un bagaglio di amarezza perché a Cellino ho investito tutti i proventi del mio lavoro e da anni offro lavoro a tanta gente. Quella è la mia casa natale, la casa che mio padre mi ha lasciato in eredità e spesso ci porto i miei figli per fargli vedere dopo sono nato. Non so se ho sbagliato qualcosa nei confronti di qualcuno, non so darmi la benché minima spiegazione - ha detto un triste Al Bano a Torino, in città per la presentazione del concerto del 12 maggio - Per me quella casa rappresenta il cuore, le radici. Senza riscaldamento, con un grande camino che insieme al calore umano bastava a riscaldare gli unici tre ambienti. All'interno ogni cosa è rimasta al suo posto, niente è stato toccato. È come se avessero bruciato un presepe. Vergogna”.