Cultura e Spettacoli

Alberto trionfa ad Amici: "La vittoria? Avvicinare i ragazzi alla musica lirica"

Il tenore si racconta dopo la finale di sabato: «Non c'è solo la classica, guardo anche al pop»

Alberto trionfa ad Amici: "La vittoria? Avvicinare i ragazzi alla musica lirica"

Vabbè, che avrebbe vinto lui era scolpito sulla pietra. Alberto si colloca in un'altra dimensione, in un altro campionato. Un tenore, con quella voce potente e quell'interpretazione delle arie liriche più famose, non avrebbe neppure dovuto gareggiare con i colleghi, pur bravissimi, di Amici. Ma la sua vittoria è doppia perché ha trionfato tra un pubblico di ragazzi che amano ben altro tipo di musica. Onore, dunque, ad Alberto Urso, messinese, 21 anni, cantante lirico e polistrumentista. Seconda Giordana Angi, che pure vantava una schiera accanita di fan e che si è comunque aggiudicata il premio della critica (50.000 euro) assegnato dai giornalisti presenti in studio. Insomma, se c'è un limite, che è anche un pregio, nello show di Maria De Filippi è quello di accostare generi così tanto distanti, dalla danza al belcanto al rap: difficile giudicare. E, la conduttrice, ben conoscendo questo problema, dopo aver lasciato al suo vasto pubblico di giovanissimi scegliere con il televoto il più amato, fa premiare tutti i migliori. Al ballerino Raphael è andata una borsa lavoro, un ingaggio nel prossimo spettacolo del maestro Giuliano Peparini e un'audizione per la compagnia nazionale di Madrid. Borse di studio anche per Vincenzo e Tish.

Ma il più acclamato, il tenore sulla rampa di lancio di una fulgida carriera, tanto da essere soprannominato il Volino in riferimento ai tre tenorini, resta Alberto, che si aggiudica il premio da 150 mila euro. Nonostante quel timbro imperioso, alle due di notte quando a botta calda con i cronisti commenta il trionfo, ha un filo di voce: «È tutto incredibile. Fantastico. Dedico questa vittoria a mia nonna che mi guarda da lassù». Ora cosa farà? «Non ho ancora le idee chiare. Certo voglio continuare con la lirica, ma penso anche di cimentarmi con progetti di crossover, come le opere pop».. Scartato - stranamente - per due anni dal talent, si fa fatica a comprendere come mai abbia scelto una scuola come Amici, lui, un tenore con una strada già ben definita: «Questo talent ti dà la possibilità di crescere, di confrontarti con tanti generi. Oltre ovviamente a offrirti grande visibilità. Le prime due volte non mi hanno preso perché forse non era ancora abbastanza maturo, pronto. Ora, anche a livello psicologico, mi sento una roccia. E sono felice di aver avvicinato i giovani alla lirica, genere che frequentano poco».

Seduta accanto a lui Giordana continua a guardarlo con quel sorriso misto di ammirazione e amicizia che ha tenuto stampato sul viso anche quando erano in sfida alla battute finali. Lei, consapevole che non c'era partita, ha continuato a gareggiare con grinta sfoderando il suo repertorio di cantautrice. «Non c'era dubbio che avrebbe vinto Alberto - conferma - Infatti avrei voluto scappare via. Ma questo è il programma». E, comunque, anche per lei, venticinquenne italo-francese nata a Vennes in Bretagna, già affermata nel mondo della musica anche come autrice di testi (ha scritto Senza appartenenza per Nina Zilli), lo show è stato una consacrazione. Ci ha provato cinque anni di fila ad entrare nel talent, arrivando sempre a un passo dal riuscirci. «Per me importante era fare un cambio di passo e Amici me lo ha permesso, mi ha dato la possibilità di trovare la chiave giusta, di farmi conoscere e apprezzare anche come autrice di testi».

Invece, Il vincitore nella categoria balletto Raphael Quenedit Castro racconta come lui, cubano, sia venuto a conoscenza del programma: «Come sapete a Cuba è difficile avere accesso a Internet. Me ne ha parlato un mio amico, l'ho guardato e mi è sembrato bellissimo. Ed eccomi qui. La parte più difficile è stata stare lontano dalla mia famiglia per tanti mesi».

Insomma, alla fine è stata un'edizione di grande livello. Sabato sera Amici ha battuto Ballando con le stelle di Raiuno: 4.804.000 spettatori e share del 27% contro 4.173.000 e 23.4%. Ma il risultato migliore è sui giovani tra i 15 e i 24 anni con il 40 per cento di share. E la padrona di casa ne è ben contenta. «In effetti è stata una stagione fortunata - commenta lei mentre si fanno le tre di notte - soprattutto per la forza di questi ragazzi. Da noi è il cast a fare il programma, non i giudici. La finale è venuta bene anche per l'intervento delle giurate (Marcuzzi, Hunziker, Blasi e Toffanin), che sono state veramente spiritose e divertenti». Una risposta, questa, anche al divieto imposto dai vertici Rai alla Venier di ospitare Maria a Domenica In. «Abbiamo scelto di fare gioco di squadra con le migliori conduttrici Mediaset. Comunque resta un mistero la posizione Rai. Non capisco questi divieti, ero stata appena intervistata dalla Carrà, e lei era pure venuta in trasmissione da me».

Ma questa è un'altra storia...

già nei prossimi giorni si aprono i cast per la diciannovesima edizione di Amici.

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