Cultura e Spettacoli

Tra le anteprime c'è «True Detective»

Basta con le fiction pedagogiche sui santi, gli eroi, i navigatori: esistono serie tv così affascinanti e «cattive» ( House of Cards su tutte), che Carlo Freccero, neodirettore del Roma FictionFest (dal 13 al 19, all'Auditorium) ha buon gioco a illustrare i cambiamenti in atto sul piccolo schermo. Tanto più che, ormai, il grande cinema lo fa la tv. Lasciando anche intuire che nella Capitale si potrebbe presto procedere a un accorpamento del fiacco Festival del Cinema con la più vitale rassegna sulla nuova cinefilia, la passione per le fiction. «È giunto il momento di mettere ordine a Roma», scandisce Freccero, presentando le novità del Festival, ideato con spirito «un po' da shampista, un po' da intellettuale». Con le anteprime di True Detective (nella foto), serie di culto HBO, presentata da Bertolucci, dato un singolare apparentamento al suo film La strategia del ragno ; della seconda stagione di House of Cards e di Fargo , serie ispirata al capolavoro dei fratelli Coen, s'innesta la marcia d'autore con Sky. Poi 44 anteprime, delle quali 6 italiane e due giurie, una per la fiction italiana, una per quella internazionale, per «fingere che sia fiction».

Un genere che racconta la realtà «a una società che sbatte contro il muro».

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