Cultura e Spettacoli

Gli ascolti tv rilevati sui telefonini

Con le nuove misurazioni si include anche la visione sui device

Gli ascolti tv rilevati sui telefonini

Finalmente arriva il vero cambiamento nella misurazione degli ascolti televisivi: entro pochi giorni, Auditel pubblicherà con cadenza quotidiana anche i dati del monitoraggio dei device digitali. Verrà quindi reso noto lo «share addizionale» generato dal consumo dei contenuti sui nuovi dispositivi elettronici, dai telefonini ai computer. Una misurazione che finalmente fotografa la nuova fruizione televisiva e che potrebbe cambiare notevolmente anche i risultati tanti attesi ogni mattina da dirigenti, conduttori, inserzionisti pubblicitari. Le nuove percentuali d'ascolto verranno rese note alle ore 17, non alle fatidiche 10, orario che fa tremare i polsi a molti volti noti. Il primo passo di questa rivoluzione è stato annunciato ieri a Montecitorio durante la relazione annuale di Auditel al Parlamento. «Si tratta di un passaggio fondamentale che Auditel intende offrire all'industria televisiva, incalzando sul terreno della trasparenza e della certificazione dei dati quei soggetti che fino ad oggi sono sfuggiti a ogni controllo o certificazione», ha dichiarato il Presidente di Auditel, Andrea Imperiali, definendo la rilevazione dei device «un primato a livello continentale». Si arriverà dunque alla «Total Audience», ovvero l'integrazione degli ascolti della tv tradizionale con quelli dei device digitali, attraverso metriche univoche e omogenee.

Questi nuovi dati sono l'esito del nuovo Super Panel inaugurato nel 2018 da Auditel, che ha allargato il proprio campione a 6.100 famiglie, pari a 41.000 individui, aprendosi alla possibilità di rilevare i dati su smartphone, pc, tablet, smart tv e vari dispositivi OTT. Diecimila sono le case in cui verranno monitorati, tramite l'indirizzo IP. Insomma, contenuti visibili sia tramite i siti delle emittenti sia attraverso Youtube, Facebook o Google.

In attesa di rendere noti i primi dati, Auditel è già in grado di evidenziare alcune macrotendenze che emergono dalle analisi effettuate in tre mesi di monitoraggio. Innanzitutto, la rilevazione dell'ascolto sui device digitali restituirà ai broadcaster solo in piccola parte l'erosione che ha interessato la tv tradizionale, ma la novità è che non si distribuiscono più in modo lineare, bensì secondo logiche nuove. Ovviamente i programmi la cui struttura narrativa è organizzata per clip, quindi più fruibile ai giovani, beneficiano di un ascolto addizionale sui device digitali che può arrivare a raddoppiare o addirittura triplicare.

LR

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