Cultura e Spettacoli

Il Bob Dylan cattolico che sconvolse critica e fan

Otto cd e un film raccontano con rarità e inediti il periodo 1979-1981, quello della conversione

Il Bob Dylan cattolico che sconvolse critica e fan

Nel novembre 1978 Dylan era esaurito e non stava affatto bene fisicamente. Si esibiva a San Diego, nello stesso teatro dove l'anno prima aveva tenuto un concerto non certo esaltante. «Qualcuno tra la folla si è accorto che non stavo bene - disse al biografo Daniel Mark Epstein - allora mi hanno tirato una croce d'argento sul palco, io l'ho messa in tasca. L'ho portata con me allo spettacolo successivo. Mi sentivo ancora peggio di come stavo a San Diego. Mi sono detto: beh, questa sera ho bisogno di qualcosa. Non sapevo di cosa si trattasse. Ero abituato a roba di tutti i generi. Ho guardato nella tasca e avevo questa croce». Così prese a portare una croce appesa al collo e cambiò una frase di Tangled Up In Blue facendo in modo che la ragazza nel topless bar non leggesse «un poeta italiano del Tredicesimo secolo», ma il Vangelo di Matteo. «Nel gennaio 1979 - scrive Epstein nel volume The Ballad of Bob Dylan - Dylan accolse nella sua vita il Signore Gesù Cristo come suo personale salvatore». Cominciò a pregare, a comunicarsi e a frequentare corsi di studio della Bibbia. «Questo è il momento, sia dal punto di vista cronologico che dell'evoluzione della carriera in cui l'ho perso - scrive Epstein - o piuttosto che lui ha perso me e gran parte della sua base di fan». Affermazione presuntuosa quella di Epstein, ma non si può negare che quello fu il periodo più controverso nella carriera del futuro premio Nobel. Da quell'incrocio di devozione e gospel uscirono tre album: Slow Train Coming, Saved e Shot of Love che contenevano anche perle come Gotta Serve Somebody (cavallo di battaglia dal vivo) e Every Grain of Sand.

Per riscoprire e inquadrare al meglio la cosiddetta fase cattolica di Dylan esce il cofanetto di otto cd (disponibile anche in versione doppio cd) Trouble No More. the Bootleg Series Vol.13. 1979 - 1981 ricco di inediti e di versioni di brani mai sentite. Certo il Dylan gospel ha sconcertato il pubblico quasi quanto la sua celeberrima svolta elettrica del '65 al Festival di Newport, quando assordò i puristi del folk con l'impetuosa Like a Rolling Stone. Intanto il cantautore recitava anche sermoni dal palco. Ad Albuquerque il 5 dicembre del '79 tuonò: «Gli uomini devono amarsi gli uni con gli altri. Blasfemi, violenti, pensatori vi dico che Gesù sta per tornare, e Lui è! E non c'è nessuna altra via di salvezza». E nell'aprile successivo ammonì alla sua maniera: «Lo chiamano la Verità, la Luce e la Via. Satana vi dirà che ci sono vie di ogni genere ma ce n'è una sola... Gesù è la solida roccia che precede la fondazione del mondo. So che c'è qualcuno che pensa che sia incredibile. Ma guardate quando avete bisogno di aiuto, quando avete esaurito tutto il resto, quando avete avuto tutte le donne di cui fosse possibile approfittare, quando avete bevuto tutto quello che avreste potuto bere, potete cercare Gesù. Lui sarà sempre lì».

Le chicche del cofanetto partono dal dischetto numero 2, dal vivo, dove ci sono parecchi brani mai pubblicati ufficialmente o apparsi in altra versione su bootleg dal vivo. Tra questi l'ispirato Ain't Gonna Go to Hell For Anybody, Blessed Is the Name, blues ripreso da Furry Lewis, Ain't No Man Righteous, No Not One e The Groom's Still Waiting at the Altar. Il terzo e quarto disco sono i più interessanti e si intitolano «Rarità e brani mai pubblicati finora». C'è una versione di Gonna Change My Way of Thinking, quella di Caribbean Wind e quella del classico Every Grain of Sand registrate durante le prove, Slow Train presa durante un soundcheck del 5 ottobre 1978, diverse «outtakes» tra cui il blues Trouble In Mind, You Changed My Life, Dead Man Dead Man, Covenant Woman, pressing On. Tantissimi i pezzi mai pubblicati ufficialmente, dal sermone Stand By Faith alla monitoria Yonder Comes Sin, da Rise Again e Making a Liar Out of Me, a Jesus Is the One, City of Gold e Thief on the Cross dedicata ai due «ladroni» crocefissi al fianco di Gesù. I dischi 5 e 6 si riferiscono a un mix di tre concerti canadesi, a Toronto il 18, 19 e 20 nel 1980, che si apre con Gotta Serve Somebody e si chiude con In the Garden, e contiene alcune versioni alternative dei brani precedenti. Gli album 7 e 8 contengono l'intero concerto a Earl's Court, a Londra, il 27 giugno 1981, che contengono anche classici del repertorio dylaniano come It's All Over Now baby Blue e Mr. Tambourine Man.

Il dvd - presentato all'ultimo New York Film Festival - , con immagini inedite del tour del 1980 e parti recitarte dall'attore Michael Shannon.

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