Cultura e Spettacoli

Box Office

The Great Wall, diretto da Zhang Yimou, potrebbe aver scritto una pagina importante per il futuro della settima arte. Girato interamente in Cina, il film rappresenta anche la maggiore coproduzione (con gli Usa), realizzata nel paese, facendo capire quale strada senza ritorno potrebbe aver intrapreso il cinema d'oltreoceano. Un matrimonio di interessi suggellato, nel film, dalla presenza delle due star, Tian Jing e Matt Damon, che ha portato, almeno in Italia, i suoi frutti. The Great Wall, infatti, è stato il film più visto nel fine settimana, con un incasso da 1.320.515 euro. Non una cifra da far girar la testa, ma sufficiente per conquistarsi una vetta, tutto sommato, meritata. Anche perché, alle spalle, c'è l'italiano Beata ignoranza (il film più deludente di Massimiliano Bruno) che, nonostante le numerose apparizioni televisive, compresa l'ospitata, durante il festival di Sanremo, dei due protagonisti, Marco Giallini e Alessandro Gassmann, si è dovuto accontentare della piazza d'onore con 1.239.404 euro. Del resto, è chiaro da tempo come il pubblico di casa nostra non si faccia più incantare dai nomi di richiamo. Occorre una sostanza nelle sceneggiature che, purtroppo, è merce sempre più rara. E che dire dell'esito tiepido dell'operazione nostalgia di Trainspotting, il cui sequel, vent'anni dopo, ha chiuso terzo intascando 1.073.611 euro? A dimostrazione che l'eredità di certi cult, specie dopo molto tempo, non andrebbe «dilapidata» con inutili forzature economiche. Infine, solo una settima piazza per il biopic Jackie (833.

652 euro), nel quale risplende una bravissima Natalie Portman.

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