Cultura e Spettacoli

La Carfagna zittisce Luisella Costamagna: "Santoro è il tuo Silvio"

La conduttrice di Rai3 punta sul gossip e tira fuori la solita storia di una presunta relazione tra l'ex premier e l'ex ministro. Ma la Carfagna non ci sta: se il mio sponsor è il Cav, il tuo è Santoro

La Carfagna zittisce  Luisella Costamagna: "Santoro è il tuo Silvio"

Luisella Costamagna e l'ex ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna battibeccano in tv, nel salotto di Robinson, la  nuova trasmissione della pupilla di Santoro. Il motivo dello scontro lo tira fuori la giornalista di Rai3, che rimesta nel vecchio e smentito gossip di una presunta relazione tra l'exi ministro e l'ex premier Silvio Berlusconi.

"Berlusconi non ha mai nascosto una grande passione nei suoi confronti", punzecchia la Costamagna. E continua: "Anche pubblicamente ha detto che se non fosse stato sposato, l'avrebbe sposata". Tematiche degne di un programma dedicato al gossip.

Gielo fa notare anche l'ex ministro Carfagna. Che le fa notare pure come stia travisando di proposito le parole del Cavaliere e puntualizza: "Disse che ero una donna da sposare, che è diverso" e poi la butta sullo scherzo: "Mi sono trovata un marito decisamente più bello e più giovane".

Ma alla Costamagna non basta. E allora eccola tornare alla carica: "Almeno ce lo può dire un difetto di Berlusconi"? Potrebbe, perché "ne ha molti" dice la Carfagna, che però non sta al gioco e replica: "Io bado a mio marito". E giustamente chiede lumi sulla natura della trasmissione a cui è stata invitata, mentre la conduttrice insiste e insinua: "Se suo marito è giovane e bello, allora Berlusconi è brutto e vecchio"?

"Mi aspettavo di parlare della condizione delle donne in Italia e nel mondo, dei provveddimenti che abbiamo portato avanti", contrattacca la Carfagna, che non manca di sottolineare come anche la giornalista abbia avuto (in Santoro) uno sponsor importante, mentre la Costamagna sembra arrampicarsi sugli specchi, "e invece vedo che ancora è come se ritornassimo indietro e non si riuscissero a chiudere delle pagine che fanno parte della storia vecchia del nostro Paese".

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