Cultura e Spettacoli

Christo passeggia sulle acque del lago

L'artista bulgaro-francese coprirà con una passerella fluttuante tre chilometri dell'Iseo. Percorribile dai visitatori

Christo passeggia sulle acque del lago

Si annuncia, al momento, come l'evento artistico del 2016 in Italia. E segna anche un ritorno, quello di Christo, dopo la morte della moglie Jeanne-Claude nel 2009, che delle sue imprese era coautrice nonché manager e assiduo controllore. Inoltre i due erano gemelli astrali, nati entrambi il 13 giugno 1935: segno del destino e delle coincidenze ultraterrene il loro incontro.Il nostro Paese ha spesso attirato la fantasia e la creatività dell'artista bulgaro-francese, Christo Yavachev. Nel lontano 1968 impacchettò una fontana e la torre medievale a Spoleto, nel '70 un monumento a Milano e soprattutto nel 1974 fece molto scalpore l'intervento sulle Mura Aureliane a Roma, opera simbolo della mostra Contemporanea curata da Achille Bonito Oliva, che ancora oggi viene ritenuta una delle rassegne più importanti del scorso secolo.Dopo un silenzio durato diversi anni, segnato dal grave lutto, Christo è tornato, come un turista d'eccezione, a fare una passeggiata in Italia alla scoperta di un luogo dal forte potere evocativo, accompagnato dal manager Vladimir Yavachev, dai curatori Josy Kraft e Germano Celant. Sono passati dunque oltre 40 anni dal suo ultimo intervento in Italia, dove Christo è considerato un grandissimo artista, e ancora una volta la seduzione del nostro paesaggio lo ha convinto a rimettere in piedi un altro importante progetto.Oltre a nascondere i monumenti, le vestigia classiche, il suo lavoro si è indirizzato sempre più in direzione della natura, apponendo un segno forte ma effimero all'ambiente, pensato allo scopo di evidenziare, attraverso l'arte, ciò che normalmente i nostri occhi non notano del tutto.Venuto alla ribalta con il Nouveau Réalisme all'inizio degli anni Sessanta, Christo ha quindi svolto un particolarissimo esempio di Land Art, la cui teoria si fonda su un forte desiderio di utopia, sull'ambizione della grande impresa: fuori dalle gallerie, libero dalla protezione e dal condizionamento dei musei, Christo affronta i grandi spazi mantenendo in fondo l'atteggiamento dell'uomo romantico che di fronte alla natura avverte una condizione perturbante. Eppure il risultato finale garantisce uno sguardo pacificato, di serenità, di pieno rispetto nei confronti dell'ecosistema, pur lanciando un messaggio molto forte: il gesto dell'uomo può addirittura imporsi e cambiare, seppur limitatamente nello spazio e nel tempo, il destino di un sito.Dopo aver avvolto con grandi teloni in plastica il Pont Neuf a Parigi e il Reichstag a Berlino, Christo ha creato ombrelli sulle isole del Giappone e Corea, affrontato l'immota solitudine del deserto come i ponti di New York, e ogni volta la suggestione è stata massima, irripetibile.Il nuovo progetto si chiama The Floating Piers e verrà installato sul Lago di Iseo (a cento chilometri da Milano) tra il 18 giugno e il 3 luglio 2016: 70mila mq di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200mila mc in polietilene ad alta densità, installato a pelo d'acqua e a seguire il flusso delle onde per formare una passeggiata percorribile a piedi di oltre tre chilometri da Sulzano a Monte Isola. Sarà poi collegata la terraferma all'Isola di San Paolo e altri 1,5 km lungo la strada pedonale tra Sulzano e Peschiera Maraglio. Dall'alto delle montagne il colpo d'occhio risulterà ancora più stupefacente: un immenso serpente giallo appoggiato su quello che Christo definisce uno dei luoghi più belli d'Italia.The Floating Piers viene considerato uno dei più importanti e ambiziosi progetti mai realizzati dall'artista. Come sempre nessun finanziamento pubblico né operazione di sponsorship, che rifiuta categoricamente; i fondi provengono soltanto dalla vendita delle sue opere e dei progetti relativi all'installazione che durerà poco più di due settimane e quindi sarà un evento da segnare in agenda per non perderlo assolutamente. Trascorsi i sedici giorni le componenti dell'opera saranno rimosse e dismesse attraverso un processo industriale di riciclaggio. Le fasi della realizzazione costituiranno un'importante opportunità di lavoro retribuito da Christo stesso per 500 persone. Le mansioni sono diverse, dal bagnino all'info point, dai parcheggi alla manutenzione, e le informazioni sono accessibili attraverso il bando «Get Involved» consultabile sul sito www.thefloatingpiers.com.

Certo è bene conoscere l'inglese, ma anche saper nuotare, possedere la patente nautica e il brevetto di salvataggio.

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