Cultura e Spettacoli

"Colpa di Alfredo" e i successi La storica notte di Vasco Rossi

Ripetuti boati si sono levati dalla folla, dalle 225 mila persone che si sono radunate nella grande spianata davanti al palco di Vasco

"Colpa di Alfredo" e i successi La storica notte di Vasco Rossi

"Siete tutti presenti?, siete stati controllati? siete stati verificati?...". È partito così Vasco Rossi nel concerto-evento al parco "Enzo Ferrari" di Modena con cui celebra i suoi 40 anni di carriera. Ripetuti boati si sono levati dalla folla, dalle 225 mila persone che si sono radunate nella grande spianata davanti al palco che sembra un fronte del porto e che propone tante scenografie per quante sono le canzoni in scaletta - quaranta - nelle quasi quattro ore di spettacolo. L’introduzione è stata ’Also Sprach Zarathustrà di Strauss, mentre l’immagine di un sole rosso simboleggiante l’alba accompagnava quelle note imponenti e saliva verso l’alto per fare posto al Komandante, cappellino nero con visiera alla militare, giubbetto giallo e pantaloni scuri. 'inizio del concerto, con l'entrata trionfale del Blasco è per una canzone iconica e ironica come 'Colpa D'Alfredò, il brano dell'omonimo album del 1980, che in questa città assume un significato particolare.

Il pubblico del Parco Enzo Ferrari esplode in un coro da brividi quando Vasco canta il verso che ha ispirato il titolo di questo concerto-evento: "Abito fuori Modena, Modena Park!".



La scaletta (studiata da Vasco per oltre un anno, assieme al suo storico produttore Guido Elmi) attraversa i quattro decenni vissuti sul 'fronte del palcò dal rocker di Zocca, con una progressione non meramente cronologica dagli anni '80 ai '90 e dagli anni 2000 ai 2010 ed un recupero quasi filologico dei brani (che sono 40 ma con i medley diventano 50, tra esecuzioni e citazioni). Vasco si reimmerge nelle atmosfere di quegli anni, ne recupera la gestualità e l'estetica, grazie anche al lavoro del regista Pepsy Romanoff, che per molti brani ha creato dei veri minifilm che animano i 1500 metri quadri dei megaschermi sul palco, con citazioni che spaziano da David Linch alle serie tv anni '90. Così se per 'Colpa D'Alfredo recupera il bianco e nero, per 'Liberi Liberi immerge Vasco in un'atmosfera alla 'Twin Peaks' e per 'Blasco Rossi assembla un amarcord di quasi 5 minuti della combriccola del Blasco da 40 anni ad oggi, con immagini dei live, dei fan, dei ritagli di giornale, mentre Vasco corre avanti e indietro sul palco, galvanizzato dagli assoli delle chitarre di Stef Burns e Vince Pastano. Una serata unica quella del Modena Park. La notte di Vasco, la notte che vince contro la paura.

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