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Coronavirus, Alessandra Tripoli svela: ​"L’emergenza è seria, ecco cosa sta succedendo"

Alessandra Tripoli racconta al IlGiornale.it come sta vivendo l’emergenza sanitaria scoppiata nelle ultime settimane in Cina tra mascherine, presidi sanitari nei luoghi pubblici e la necessità di stare lontana dai luoghi affollati

Coronavirus, Alessandra Tripoli svela: ​"L’emergenza è seria, ecco cosa sta succedendo"

Alessandra Tripoli, una delle insegnanti di ballo più amate di "Ballando con le stelle", sta vivendo in prima persona l’emergenza sanitaria cinese, dove il pericoloso coronavirus continua a mietere vittime. Lei, che lavora da anni a Hong Kong come insegnate di danza, si è detta preoccupata dell’allarmante situazione e - raggiunta telefonicamente – ci ha raccontato come vive il difficile momento, tra focolai epidemici e paura di contrarre la malattia: "Sono stata tre giorni a Guangdong e li in stazione tutti indossano le mascherine invece a Hong Kong la gente sembra un po’ non attenta, indifferente è sbagliato, ma non tutti la indossano, non sembrano preoccupati quanto lo siamo noi sapendo quello che è successo con la Sars anni prima, perché purtroppo per la Sars in Cina non hanno dato l’allerta immediatamente e questo ha fatto sì che la gente che viaggiava portava la malattia da una parte all’altra e ha fatto il giro del mondo”.

Questa volta dunque l’allarme è stato dato in tempo?

"Questa volta l’allerta è stata data e infatti anche in metro c’è una voce che dice: ‘Se hai sintomi di febbre o altro, indossa la mascherina’. Invece non tutti la indossano ad Hong Kong, invece a Guangdong dove ero io fino a pochi giorni fa sì tutti la portano. Infatti lì ci sono stati solo 13 casi, a HK invece siamo già a 111/113 casi".

Un’emergenza a tutti gli effetti

"Sì, è un’emergenza. In stazione o in aeroporto c’è un bancone di infermieri e assistenti sanitari che ti danno la mascherina, l’antisettico e altro materiale per precauzione".

Tu come stai vivendo la cosa, sei preoccupata?

"Guarda, Hong Kong ultimamente non mi ha dato poche preoccupazioni. Con la rivolta che continua ad esserci ahime è una preoccupazione dopo l’altra. Questa si aggiunge al fatto che domenica scorsa non siamo neanche potuti uscire di casa a causa delle nuove proteste, lacrimogeni, d nuovo la gente che invade le strade".

Secondo te le proteste in piazza potrebbero far aumentare i casi di contagio?

"Non lo so in realtà il fatto che si creino queste riunioni e cortei di migliaia di ragazzi fa si che la gente stia insieme ancora di più insieme attaccata e questo potrebbe far propagare il virus in modo più rapido. Ma in realtà noi non sappiamo il modo in cui si espande, perché quando successe della Sars il virus si espandeva per via aerea quindi c’era poco che si potesse fare. Io ho sentito che a Hong Kong si è diffusa perché una persona era infetta e è andata in bagno e attraverso l’areazione il virus si è diffuso nell’intero stabilimento arrivando da una persona a trentacinque. Queste persone sono andate a lavoro, sono andate a scuola e da lì è successo quello che è successo. Noi sappiamo che purtroppo non è più solo dal cibo ma da uomo a uomo".

Per proteggerti tu cosa fai?

"Indosso la mascherina nei luoghi pubblici in metropolitana, tram, aeroporto, aerei ormai la tengo tutto il tempo. Poi quando insegno se la mia allieva non è influenzata la tolgo perché è proprio fastidiosa. Di mio esco solo per andare a lavoro, però evitiamo di andare nei centri commerciali per evitare di stare a contatto con troppa gente".

Mesi fa hai confessato di voler diventare mamma, questo potrebbe essere un motivo per abbandonare la Cina?

"Spero che non sia così grave da costringermi a lasciare la Cina. Nel frattempo ti dirò che sono fortunata perché domani parto per l’Indonesia per dieci giorni poi andrò a Los Angeles per un nuovo progetto lavorativo che mi impegnerà un mese. Quindi tornerò ad Hong Kong tra un mese e mezzo e quindi spero che per quel momento l’epidemia si sia contenuta e che siano riusciti a trovare il modo per arginarla".

Si avvicina "Ballando con le Stelle", sei pronta?

"Non ci penso… (ride, ndr). Prima c’è in ballo una cosa molto molto bella a Los Angeles, sempre legata alla danza, che ancora non posso svelare ma lo saprete presto. Un progetto bellissimo, adesso sono focalizzata su quello e terminerà a metà marzo. Ballando comincerà tra il 21 e il 28 di marzo".

Ti dispiace per l’addio di Samantha Togni?

"In realtà siamo ancora super scioccati dalla sua decisione di sposarsi, perché lei era contraria al matrimonio. Quindi se ha detto si vuol dire che è veramente innamorata e quindi ci sono state scelte di vita diverse e belle. Ci mancherà sicuramente ma nel cuore siamo felici per lei e per questa nuova vita. E’ giusto che si apra anche per lei un altro capitolo. Ci mancherà perché lei era quella che prima di ogni puntata doveva mettere lo smalto e non lo portava mai, quindi noi eravamo le "addette" a portarle lo smalto e a noi non serviva neanche.

Ci mancherà il nostro cameratismo pre-puntata, i nostri rituali".

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