Sanremo 2017

Dai compensi alle mazzette: su Sanremo è sempre il caos

Indagato lo scenografo. Il legale: "Nessun avviso". L'ultima polemica è stata per il cachet di Carlo Conti

Dai compensi alle mazzette: su Sanremo è sempre il caos

Lo scenografo indagato. Il compenso esagerato. Le interviste inventate. Le polemiche che montano. Ci manca solo l’operaio che minaccia di buttarsi dal tetto dell’Ariston, e il Festival è al completo. Sì perché ogni anno, immancabilmente, nel delirio che accompagna la kermesse canora, accade di tutto. Tra notizie corrette e altre montate ad arte, è corsa ad alzare il tiro. Comunque, è di ieri l’indiscrezione, pubblicata dal quotidiano La Verità, che lo scenografo che realizza gli allestimenti del Festival, Riccardo Bocchini, sarebbe indagato in un’inchiesta relativa a tangenti nell’assegnazione di appalti in Rai.

L’inchiesta che risale al 2015 (e che all’epoca era stata ampiamente resa nota) riguarda diverse produzioni della tv pubblica e ha coinvolto funzionari, dirigenti, direttori della fotografia. I reati contestati sono di associazione a delinquere, appropriazione indebita, turbativa d’asta, corruzione e concussione. Ma il diretto interessato, Bocchini, tramite il suo avvocato ha fatto sapere che «non ha ricevuto alcun avviso di garanzia», «non è stato mai ufficialmente informato di essere coinvolto in indagini» e «non ha commesso alcun illecito nei confronti della Rai». L’avvocato John R. Paladini sostiene che gli articoli de La Verità «contengono notizie distorte e diffamanti riferite al mio assistito al quale sono stati ingiustamente attribuiti fatti e circostanze del tutto inveritieri».

A raccontare delle mazzette sono stati due imprenditori arrestati che sostengono di aver elargito a Bocchini compensi per ottenere assegnazioni di appalti di forniture, tra cui luci, impianti audio e telecamere. Insomma, se il fatto venisse accertato, sarebbe un grave danno per Sanremo e per la Rai. Anche perché Bocchini, che non è un dipendente della tv pubblica, ma lavora con incarichi, è un professionista che firma trasmissioni importanti, alcune condotte da Carlo Conti: non solo per la terza volta Sanremo, ma anche L’eredità, Affari tuoi, I migliori anni, Tale e quale show, Ballando con le stelle. Un uomo di fiducia che si aggiudicava molte onerose commesse.

In Rai tengono a sottolineare che tutti i dirigenti o autori coinvolti in quell’inchiesta non lavorano più per la televisione pubblica, se ne sono andati o sono stati allontanati. E che il medesimo Bocchini avrebbe assicurato di essere estraneo alla vicenda. Si vedrà: la magistratura farà sapere se è o meno indagato. Il solito deputato Pd Anzaldi si chiede come mai si continui a dare così tanti appalti all’esterno e come mai non è ancora stato sostituito il responsabile Anticorruzione andato via da settimane.

Non si placa poi la polemica per il compenso sul cachet del conduttore, che secondo altre indiscrezioni, ammonta a 650.000 euro. Per alcuni, tra cui Salvini e Brunetta (che ha presentato un’interrogazione), una vergogna «se si pensa come se la passano male molti italiani», per altri come Fiorello un compenso adeguato per chi fa guadagnare la Rai e si è costruito la carriera con fatica e duro lavoro. Carlo Conti si difende un po’ maldestramente dicendo che una parte del compenso la darà in beneficenza, ma bisogna ricordare che prende meno dei suoi precedessori (Bonolis arrivò al milione di euro, Morandi a 800 mila).

Insomma, polemiche da Festival: l’anno scorso tenne banco il tormentone su Elton John e il possibile arrivo in coppia con il marito, tre anni fa fece scalpore lo sbarco «politico» di Beppe Grillo, nel 2013 venne fischiato Maurizio Crozza che imitava Berlusconi, in ogni edizione qualcuno si indigna per il cachet dei presentatori, e ad anni alterni si intrufolano in teatro persone che protestano per qualche cosa, per non parlare di quella volta che Pippo Baudo salvò un uomo che si voleva buttare giù dalla galleria. E si può andare indietro fino al suicidio di Tenco. Insomma, tutto già visto.

Sanremo, specchio dell’odio del Paese.

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