Cultura e Spettacoli

Debutta "Sono le venti" a metà tra tg e talkshow

Debutta "Sono le venti" a metà tra tg e talkshow

Non è un tg, non è un talk, non è un programma di approfondimento tradizionale. È il tentativo di fare un nuovo tipo di informazione in un mondo invaso da un tale flusso di notizie da rendere paradossalmente ancora più difficile decifrare la realtà.

Debutta il 20 gennaio alle 20 e si chiama appunto Sono le venti la striscia quotidiana in onda sul canale Nove (di Discovery) dal lunedì al venerdì, realizzata da Loft produzioni. La sfida ai telegiornaloni in onda a quell'ora, momento di punta di tutta l'informazione televisiva, viene lanciata da Peter Gomez. Il direttore de ilfattoquotidiano.it, che si è fatto le ossa in televisione con il programma La confessione, non scende però sullo stesso terreno dei telegiornali delle reti ammiraglie, non vuole certo fare concorrenza in termini di ascolti ma di modalità di racconto.

«Il nostro obiettivo - chiarisce - è spiegare agli spettatori quello che di veramente importante è accaduto durante la giornata, scegliendo tre o quattro fatti importanti, di tutti gli argomenti, alti e bassi, cercando di illustrarli e semplificarli perché chiunque li possa capire. Anche con l'aiuto di esperti».

E soprattutto con la promessa di presentarsi senza una visione ideologica. «Io ho le mie idee, si conoscono, ma il tentativo è di essere imparziali. Ciò che non sopporto è il concetto di due pesi e due misure, come succede in certi talk come quelli di Lilli Gruber o di Lucia Annunziata: se c'è un ospite di destra o se c'è Salvini viene massacrato di domande, invece si è più morbidi con uno di sinistra e questo non mi piace soprattutto da parte di giornaliste (la frecciata è diretta alla Gruber) elette al Parlamento Europeo grazie a quella parte politica».

Molto importante nel programma sarà l'uso delle immagini, tanto che alla direzione artistica è stato chiamato Duccio Forzano, regista di molti programmi di successo e la redazione è composta da giovani videomaker.

«Gomez sarà immerso in un flusso di immagini grazie a dei totem digitali e avrà a disposizione una scrivania interattiva».

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