Cultura e Spettacoli

Da DiCaprio a Blanchett, il duro lavoro degli Oscar

Pranzi, sorrisi, incontri, si fa di tutto per corteggiare i membri dell'Academy. Domenica la "notte degli Oscar"

Da DiCaprio a Blanchett, il duro lavoro degli Oscar

Los Angeles. Manca poco alla notte degli Oscar che si terranno domenica sera a Los Angeles e per gli attori di Hollywood e le produzioni candidate il lavoro di promozione dei film è frenetico. Un impegno estenuante fatto di sorrisi, pranzi eleganti, proiezioni di film privati e incontri. Scopo di tutto questo: cercare di affascinare i membri della Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Un impegno come una campagna elettorale. In genere gli attori che puntano a vincere un Oscar tendono a lavorare sodo per conquistare voti. Solo alcuni, come Daniel Day-Lewis, unico nella storia ad aver vinto tre Oscar, scansa qualsiasi forma di promozione, ama si sa lui è una persona molto riservata. «Tutte le iniziative promozionali, comunque, non garantiscono la vittoria. Ma vengono organizzate nella speranza di convincere i membri dell'Academy a guardare il film», spiega un pubblicitario. Per la corsa all'Oscar 2016 gli attori che si stanno facendo in quattro per dare ai loro film una spintarella in più verso la gloria sono Eddie Redmayne (The Danish Girl), Bryan Cranston (L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo), Cate Blanchett e Rooney Mara (Carol).

Ma Leonardo DiCaprio (che aspetta l'Oscar da anni) e Brie Larson, favoritissimi come migliori attori protagonisti per The Revenant e Room, stanno facendo ancora di più. Lady Gaga, nominata per la migliore canzone in The Hunting Ground (Til It Happens to You, cantata in duetto con Diane Warren) è presente sempre e ovunque. Non è un caso che abbia cantato l'inno nazionale americano prima dell'inizio del Super Bowl. La statuetta come migliore attore non protagonista potrebbe diventare realtà per l'indimenticabile Rocky, candidato per Creed. Ora anche i bookie sono dalla parte di Sylvester Stallone: è venduto a 1,29. Secondo la rivista Variety, gli Studios spendono tra i 3 e i 10 milioni di dollari a film per far sì che i loro candidati siano sempre a disposizione. I produttori più piccoli hanno meno soldi da spendere, ma utilizzano i social media per coinvolgere i loro attori. L'obiettivo dei candidati non è altro che conquistare i 6.261 membri dell'Accademia. Il modo più comune e più semplice per raggiungerli è quello di inviare loro una copia del film ad uso domestico.

Se il film piace, il gioco è fatto. RS

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