Cultura e Spettacoli

"Divento il perdente in uno psico-thriller alla “Twin Peaks"

Claudio Gioè con Tognazzi e la Michelini da stasera ne "Il bosco" su Canale 5. "Ha un'atmosfera misteriosa in controtendenza con le abitudini tv"

"Divento il perdente in uno psico-thriller alla “Twin Peaks"

Vederli insieme e non pensare a Squadra Antimafia sarà difficile, ma solo per un attimo. Claudio Gioè, Giulia Michelini, Andrea Sartoretti e Gianmarco Tognazzi tornano a recitare nella stessa fiction, eppure il risultato non potrebbe essere più diverso. Dal poliziesco cult degli ultimi anni si passa a Il Bosco un thriller psicologico di quattro puntate con la regia di Eros Puglielli, in onda su Canale 5 da stasera. Insieme agli ex Squadra antimafia anche Sandra Ceccarelli e Ivano Marescotti. La firma di produzione, riconoscibilissima nella tensione e nel ritmo che riesce a creare, è quella di Pietro Valsecchi della Taodue productions. «Quando ci hanno proposto la sceneggiatura abbiamo tutti pensato a Twin Peaks - conferma Claudio Gioè, palermitano classe 1975 - ed è anche uno dei motivi per cui ho accettato».

Quarant'anni appena compiuti, tanti ruoli impegnati, dall'esordio nel 2000 ne I Cento Passi a La Mafia uccide solo d'estate , passando per Squadra Antimafia e Il Capo dei Capi. Un bilancio?

«Sono soddisfatto. Nei ruoli che interpreto cerco soprattutto qualità di scrittura e profondità, accetto solo interpretazioni che mi lascino qualcosa. In alcuni casi sono stato usato in quanto portatore di un'esigenza linguistica e culturale, di un mondo nel quale sono stato immerso, di una “sicilianità”, ma niente è stato gratuito, stereotipato. Penso al ruolo di Francesco, il giornalista di La Mafia Uccide solo d'estate che per il suo impegno contro la mafia viene obbligato dal direttore del giornale a curare le pagine sportive.

Parliamo de Il Bosco.

«È una miniserie che si discosta un po' da quello che si vede in tv ultimamente, ha atmosfere cupe, misteriose. Mi interessava proprio per sperimentare il genere del thriller psicologico che in Italia non si fa molto. L'unica certezza è che nulla è come sembra e che nella cittadina è in atto un complotto generale che va avanti da decenni. L'ambientazione ha fatto tanto: Viterbo, anche se nella serie non viene mai nominata, con il suo centro e la sua riconoscibilissima piazza, e i boschi nei dintorni restituiscono un'atmosfera rarefatta e un po' magica».

Chi è Alex Corso, il personaggio che interpreti?

«È un “looser”, un ex pugile che appena ventenne viene sbattuto in galera per l'omicidio della fidanzata Eleonora. Quando esce è un uomo ai margini della società, alienato, ma ha il chiodo fisso di trovare la sua verità. In questa ricerca incontra Nina Ferrari (Giulia Michelini), una giovane psicologa che dopo anni si trova a tornare per lavoro nella cittadina in cui è nata e dove, esattamente vent'anni prima, era stata abbandonata dalla madre Cecilia».

Che rapporto c'è fra Alex e Nina?

«Mi ha divertito molto tornare a lavorare con Giulia. I nostri personaggi erano stati legati già in Squadra Antimafia : io nei panni del vicequestore Ivan di Meo e lei di Rosy, a capo del clan mafioso degli Abate. Un po' le davo la caccia e un po' ci provavo. Nel Bosco siamo più vicini, il nostro sarà un reciproco intreccio di mondi ed emozioni. Io l'aiuterò a indagare sulla morte, sospetta, di una delle sue studentesse più problematiche ma il mistero che ci troveremo davanti sarà legato ad altri, sepolti da decenni. Tutta la cittadina la mette in guardia da me, in particolare dal poliziotto Damiani (Andrea Sartoretti), ma dopo poco si capirà che anche nel caso del mio personaggio la verità non è quella che appare».

Nei prossimi progetti interpreti ruoli che forse ti sono più abituali.

«Sì, torno a fare l'ispettore in Sotto Copertura , un ruolo ispirato a Vittorio Pisani, ex capo della squadra mobile di Napoli, e in questi giorni sono a Roma sul set de Il sistema , una fiction ispirata a Mafia Capitale che racconterà i legami fra criminalità organizzata, politica e imprenditoria e nella quale interpreterò un agente della Guardia di Finanza».

Il 19 marzo è invece in uscita nelle sale Latin Lover di Cristina Comencini, l'ultima pellicola nella quale compare Virna Lisi. Com'è stato lavorare con lei?

«Mi ritengo fortunato e privilegiato per averla potuta incrociare sul set. Sempre dolcissima con tutti, super professionale, mai un problema.

Emanava un'aura di professionalità e signorilità rara».

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